Eventi - 03 luglio 2010, 16:01

Ultimo weekend per il Festival dei Castelli Doc all'insegna della musica

La musica di Bob Dylan protagonista a Barolo, mentre a Roddi una carrellata dei tormentoni estivi degli Anni Sessanta e Settanta.

Il castello di Roddi

Dopo oltre un mese di appuntamenti, cinque spettacoli in altrettanti castelli di Langhe e Roero, giunge a conclusione la seconda, fortunata edizione di 'D’incanto', il Festival dei Castelli Doc. Una chiusura a suon di musica che, in realtà, è un arrivederci a settembre, quando altri luoghi saranno i protagonisti dell’estensione autunnale del Festival.

La chiusura del cartellone estivo del Festival è affidata a due spettacoli musicali, molto diversi fra loro per genere e atmosfera, ma accomunati dall’esigenza di raccontare un’epoca storica attraverso la sua colonna sonora.

Nel caso di 'How Does It Feel' (stasera a Barolo) i classici di Bob Dylan descrivono il fermento del Village newyorchese degli anni Sessanta, mentre con 'Odo l’estate' (Roddi, 4 luglio) è l’Italia del boom economico a rispecchiarsi nelle “canzonette” strillate dai juke-box dei bar sulla spiaggia.

Sabato 3 luglio, ore 21.30
Barolo, Piazza Municipio (Area 'La Giolitta')
L’Accademia dei Folli presenta a Barolo 'How Does It Feel? Something About Bob Dylan', uno spettacolo tra musica e teatro, un viaggio di formazione attraverso l’America, le sue radici e il suo 'rinascimento'. Le immagini in bianco e nero scorrono sullo schermo mentre la narrazione svela il percorso umano e artistico di uno dei più interessanti e innovativi poeti del nostro tempo. Più che un tributo a Bob Dylan, un racconto accorato e insieme un reportage fotografico di un epoca e dei suoi fermenti, una visita a quella fabbrica di idee e di arte che fu il Village newyorchese degli anni Sessanta. Nel centro storico del borgo, poi, vanno in scena gli spettacoli e le animazioni previste per 'Notte Barolo', con degustazioni a cura della Pro Loco di Barolo di prodotti del territorio e di vino Barolo.

Domenica 4 luglio, ore 17
Roddi, Piazza Umberto I
'Odo L'estate, 50 estati di canzoni'. Chiusura di 'D’incanto' all’insegna del divertimento più semplice e sfrenato, un fenomeno che fece impazzire una generazione intera, a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta in Italia, ma la cui onda lunga si fa sentire ancora oggi. Billi Spuma e i suoi Gassati ripercorrono in un travolgente spettacolo cinquant’anni di 'tormentoni' estivi: da 'Legata ad un granello di sabbia' di Nico Fidenco, storicamente il primo 'disco per l’estate' (bocciata a Sanremo, balzò al primo posto della hit-parade, finendo poi per essere il primo 45 giri italiano a superare il milione di copie vendute) ad 'Abbronzatissima', 'Guarda come dondolo', 'Pinne fucile ed occhiali', 'Sapore di sale', 'Estate', 'Ho scritto t’amo sulla sabbia' e poi ancora 'Un’estate al mare', 'Vamos a la playa' fino a 'L’estate sta finendo' dei torinesi Righeira.