Caro direttore,
poco spazio per un ragionamento semplice semplice. Il punto 1 del Programma di Casa Pound recita: “La nazione italiana deve tornare ad essere un organismo avente fini, vita e mezzi d’azione superiori, per potenza e durata, a quelli degli individui, divisi o raggruppati, che lo compongono. Deve tornare ad essere una unità morale, politica ed economica, che si realizza integralmente nello Stato”.
“Lo Stato che vogliamo è uno Stato etico, organico, espressione e riferimento spirituale della comunità nazionale. Il suo primo compito è quello di riaffermare e riconquistare la sovranità e l’autonomia minacciate da poteri forti, di natura privata ed internazionalista.”
Siccome tutto ciò è la riproposizione del programma del disciolto partito fascista ed è contrario alla Costituzione, la democrazia che si fonda su quest’ultima ha diritto di difendersi. E pur non avendo nessuno il diritto di usare la forza, a parte lo Stato, i cittadini che si riconoscono nell’ordine democratico costituzionale hanno pieno diritto di dire e manifestare pacificamente che i principi di Casa Pound sono contrari alla Costituzione Repubblicana. Non c’è alcuna violazione della libertà di espressione, ma solo l’esercizio dell’elementare diritto di ogni democrazia a difendersi. Perché l’essenza di una democrazia è che chi è minoranza possa diventare maggioranza, e viceversa. E’ chiaro, che se Casa Pound divenisse maggioranza escluderebbe questo fondamentale principio e quindi la democrazia ha non solo il diritto, ma il dovere di difendersi. Perché la democrazia non è la dittatura della maggioranza.
Cordiali saluti
Presidente Michele A. Fino, Fondazione Amleto Bertoni - Città di Saluzzo