Politica - 29 giugno 2011, 14:47

Scossone in Provincia, se ne va l'assessore Roberto Mellano: "Prima di tutto il rispetto dei ruoli e delle persone"

Il titolare dell'assessorato all'Agricoltura considera irrevocabile la decisione, maturata in seguito a dissidi con un segretario. Silenzio da parte della presidente Gianna Gancia

Roberto Mellano sui banchi della Provincia

Terremoto nella Giunta Gancia. Dopo solo un anno (era il 22 giugno 2010) Roberto Mellano ha rassegnato le dimissioni da Assessore all'Agricoltura in Provincia. 51 anni, già consigliere provinciale della Lega Nord, Mellano era subentrato a Claudio Sacchetto, quando questi era stato nominato assessore in Regione. Mellano, che è anche sindaco di Envie, alle scorse elezioni era stato il più votato tra i rappresentanti del Carroccio, con i suoi 3658 voti, che toccavano un ottimo 33,24%.

Quali le ragioni delle improvvise dimissioni dell'assessore? Mellano, da noi raggiunto telefonicamente, pur confermando la notizia preferisce non approfondirne le ragioni. Che sarebbero da ricercare, secondo indiscrezioni, in seguito ad una violenta discussione avuta l'altro giorno con un segretario. L'ennesima, a quanto pare: "Dico solo che se non c'è il rispetto dei ruoli e delle persone, non si va avanti", il commento che riusciamo a strappare al sindaco di Envie. 

Che aggiunge: "Sono dispiaciuto e soprattutto molto amareggiato, ma quella di ieri è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ci sono dei momenti in cui certe scelte, anche se dolorose, debbono essere prese". Una cosa ci tiene a sottolineare l'ormai ex assessore: "Non è stato un colpo di testa. Ho ponderato bene le cose prima di prendere la decisione".

Mellano sostiene di aver ricevuto molte telefonate di solidarietà in mattinata, non appena i colleghi hanno saputo la notizia: "Dalla maggioranza, ma anche dall'opposizione - continua - mi ha fatto molto piacere, significa che c'è stima della persona". Molte chiamate, meno quella che si sarebbe aspettato: la presidente Gancia non si è fatta sentire. "Avrà avuto altro da fare", il semplice commento di Mellano. D'altra parte che la Gancia chiamasse a caldo Mellano sarebbe stato quasi impensabile: appena ricevute le dimissioni del suo assessore, la Presidente non avrebbe battuto ciglio, prendendone semplicemente atto. 

Dimissioni pro forma o cosa definitiva? Mellano non esita un attimo a rispondere: "Non intendo tornare indietro. Vuol dire che continuerò a fare il sindaco".

Un bello scossone per la Giunta Gancia, anche in vista della Festa Provinciale del Carroccio in programma sabato sera, a Mondovì: "Non ci andrò - chiude Mellano - ho dato tutto per la Lega in questi anni. Con il cuore, soprattutto, ma a questo punto mi chiedo se conti qualcosa, o meno".

Dalla Provincia, comprensibile l'imbarazzo: subito dai piani alti del Palazzo di Corso Nizza si è cercato di liquidare la cosa con una frase eloquente: "Tutte storie", ma quando gli abbiamo fatto presente che Mellano faceva sul serio e che considerava le proprie dimissioni "senza ritorno", si è cercato di prendere tempo. Al momento non siamo ancora riusciti ad avere una dichiarazione in merito da parte della presidente, Gianna Gancia.

Intanto, ci si chiede: chi sarà il successore di Roberto Mellano? Il nome che circola più insistente nei corridoi del Palazzo in queste prime ore è quello di un altro giovane rampante leghista, il coordinatore dei Giovani Padani del saluzzese, Paolo Demarchi.

E l'opposizione? Ovviamente va a nozze. "Abbiamo tutte le intenzioni di chiedere la convocazione di un consiglio provinciale aperto sull'argomento. Ormai si sta sfiorando il ridicolo. Non ne possiamo più di gente che va e gente che viene in Giunta. Continuano a spostare pedine ed intanto i problemi della proivincia restano irrisolti".

La partita è aperta.

Cesare Mandrile