Passi l’essere attaccati. Passi anche l’essere oscurati. Ma l’essere derisi, irrisi, sbeffeggiati ed etichettati come quelli che vivono di pettegolezzi, questo no, no davvero. Ed è cosi che Carlo Barbero, Alessandra Crosetto e Paola Durando – i tre indomiti redattori del periodico “La breccia di Envie” - hanno deciso di controbattere colpo su colpo a tutti i distinguo fatti loro dal sindaco Roberto Mellano, dopo l’avvenuta rimozione del giornalino dal sito internet del Comune, forse per via dei tanti articoli dedicati alla centrale a biomasse. Lo hanno fatto con una lettera inviata nei giorni scorsi al loro primo cittadino, in risposta alla mail che questi aveva inviato loro il 26 ottobre scorso. Un intervento dettagliato e preciso il loro, senza sorrisini ammiccanti, senza ironia, senza strafottenza né presunzione, così com’è nello stile di questi tre ragazzi impegnati in una battaglia in favore della libertà d’espressione che non può non essere condivisa. Comunque la si pensi sulla centrale a biomasse. Lo abbiamo suddiviso in punti.
E quella delibera del 2010? “Non stiamo facendo una pubblicità eccessiva, gratuita e fantasiosa… Semplicemente ci siamo stupiti come il garante, nonché principale rappresentante, degli interessi della collettività abbia arbitrariamente deciso di cancellare il periodico ‘La Breccia’ dal sito del comune in quanto non giornalino istituzionale dell’Amministrazione. ‘La Breccia’ fin dalla sua nascita, ormai 16 anni fa, non è mai stata la voce dell’amministrazione comunale bensì il giornale, anzi l’unico giornale, che dà voce gratuitamente a tutti i cittadini. L’importante attività di informazione ai cittadini e di promozione del territorio comunale e di iniziative culturali è stata sottolineata dall’amministrazione stessa nel corso degli anni, in ultimo vedasi ad esempio la premessa della delibera di G.C. 47/2010 (quando sindaco erta lo stesso Mellano: ndr)”.
Noi uguali agli altri. “Il Comune di Envie non ha mai sponsorizzato al 100% il nostro periodico. Siamo a conoscenza delle nuove disposizioni, circa le sponsorizzazioni, fornite ai Comuni. La stessa Corte dei Conti ha precisato che occorre operare una netta distinzione fra le sponsorizzazioni e le contribuzioni ed i patrocini che le pubbliche amministrazioni assegnano ad iniziative di carattere sociale, sportivo, culturale. Se il Comune di Envie considera una sponsorizzazione il contributo che annualmente stanziava al nostro periodico deve rivedere anche le sponsorizzazioni a tutte le altre associazioni private e quindi non istituzionali operanti nel nostro paese. In tal modo nessuna associazione, che da anni opera con impegno nel nostro paese, potrà più fruire del supporto economico del comune e questo comporterà il collasso delle stesse causando un grave danno all’intera collettività. Inoltre se il nostro Comune ritiene questi stanziamenti sponsorizzazioni perché durante nel 2011 ha stanziato, ad esempio, un contributo di € 10.000 all’Associazione turistica Pro Envie? In tale associazione non si può riscontrare il carattere istituzionale necessario per garantire loro stanziamenti di fondi ed allora perché li hanno avuti? In ottemperanza a quale riferimento legislativo sono stati riconosciuti beneficiari di tali fondi? Qual è la differenza esistente tra la Pro loco e La Breccia di Envie?”.
E chi non ha il computer? “E’ vero, i cittadini enviesi possono venire a conoscenza di tutta l’attività amministrativa, nella massima trasparenza, collegandosi all’albo pretorio on-line del Comune di Envie. E’ opportuno però sottolineare che non tutte le famiglie hanno la possibilità di accedere all’albo pretorio online in quanto non tutti dispongono di pc e di connessione internet o sono abili navigatori della rete. Inoltre non essendoci una sezione archivio nell’albo pretorio le deliberazioni possono essere consultate esclusivamente per i 15 giorni di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, scaduti i quali le delibere non possono più essere scaricate dal sito del Comune; quindi se non si è costantemente collegati a tale sito non si può seguire con tanta semplicità la vita amministrativa del nostro paese. Proprio perché, come lei ribadisce, il Comune ha il dovere “istituzionale” di dare pubblicità della propria attività l’avere a disposizione un giornale che raggiunge gratuitamente e capillarmente tutte le famiglie enviesi e quindi anche i tanti anziani che non hanno ancora dimestichezza con internet rappresenta un mezzo in più per garantire la conoscenza e l’accesso alla vita amministrativa di tutti gli enviesi”.
Pettegolezzi? Non offenda l’altrui passione. “Definire ‘pettegolezzi’ ciò che compare sulla Breccia non rende onore ai tanti enviesi che da anni rappresentano l’anima della ‘Breccia’ e con passione scrivono e raccontano gli avvenimenti della nostra piccola comunità. La Breccia deve poter continuare ad essere la voce della collettività enviese. Alla luce di tutto quanto espresso confidiamo che lei e l’amministrazione comunale rivediate le scelte fatte sia per quanto riguarda l’inserimento del periodico sul sito istituzionale del comune o almeno del link di riferimento del sito della Breccia e supportiate l’attività del giornale con lo stanziamento del contributo per l’anno 2011”.