Gentile direttore,
sono una studentessa universitaria presso un'altra sede ma residente a Cuneo. Devo sostenere il tirocinio formativo così mi sono rivolta prima alla direttrice della biblioteca civica e successivamente al Comune. Con la direttrice nessun problema, persona gentilissima e competente, con il Comune invece iniziano i guai.
Per farla breve ed omettere noiosi passaggi burocratici con annessi fogli colmi di dati e di firme chiedo l'autorizzazione al Comune di far partire la convenzione con la mia università per poter effettuare questo tirocinio e fin qui nessun problema. Una volta inoltrata la richiesta però la mia sede universitaria mi comunica che presso il Comune non lavora nessun tutor che abbia la mia stessa classe di laurea per potermi seguire nel tirocinio. Questo è strano visto che al momento della compilazione dei documenti mi era stato assicurato che non c'era nessun tipo di problema.
Dopo una serie di mail, l'università mi fa sapere che secondo il Comune io dovrei andare a parlare con un ufficio apposito ma che visti i presupposti il tirocinio non si poteva fare quasi sicuramente. Al che scrivo al Comune per chiedere spiegazioni e ricevo una risposta che mi lascia di stucco: secondo loro, la colpa sarebbe mia che non sono andata in quell'ufficio perchè loro hanno fatto tutto correttamente anche se non mi è arrivata nessuna comunicazione da parte loro.
Come se non bastasse nel riepilogo delle mie generalità rimango ancora più di stucco in quanto secondo il Comune io starei frequentando Scienze Politiche, corso di Servizio sociale e avrei quindi bisogno di un assistente sociale come tutor. Per onore di cronaca io non frequento nè quell'università, nè quel corso di studi, nè avrei bisogno di quel tutor.
Mi pare inoltre ovvio che se veramente i dati fossero stati quelli giusti per prima cosa l'ufficio stage avrebbe dovuto dirmi subito che non era possibile svolgere il tirocinio e inoltre cosa c'entra un assistente sociale con la biblioteca? Ci arrivo anche io da sola che non avrebbe avuto senso.
Ho fatto notare questo errore al Comune, facendo così capire che l'errore principale è venuto da loro che evidentemente hanno seguito un'altra ragazza con il mio nome ma con laurea diversa o si sono inventati tutto di sana pianta per parare la gaffe.
Fatto sta che comunque io non ho ricevuto risposta e per giunta si sono pure premurati di togliere la mia richiesta dalla lettura pubblica, quando invece se veramente avessero avuto la coscienza pulita e la consapevolezza di essere nel giusto non avrebbero dovuto toglierlo, anzi sarebbe stato un modo per dimostrare che loro avevano lavorato in modo competente.
Ma i fatti parlano e anche chiaro. Non mi interessa di chi è l'errore e di chi no o chi per primo o chi per secondo. Io voglio solo dire questo: non è giusto che per la disattenzione di qualcuno ci debba rimettere una studentessa che con sacrificio lavora, studia ed è in piena regola con esami e tempi.
Adesso io dovrò cercarmi un'altra sede, con la compilazione di altri documenti e dovrò aspettare altri 3 mesi per l'approvazione della domanda. Di questo devo solo dire GRAZIE AL COMUNE che al posto di cercare un incontro e un dialogo si è limitato a sentirsi offeso dalle mie accuse (che peraltro sono ampiamente dimostrabili da fatti reali), a cancellare la mia richiesta e a fregarsene.
Complimenti vivissimi.
Una studentessa (Lettera firmata)