Nell'Italia del 2012, nella Cuneo del 2012, chi è gravemente malato, non certo per colpe sue, non vale più nemmeno il "prezzo di una pallottola", da stamane ne ho la certezza viva, provata sulla mia pelle.
Sono un malato grave. Soffro di Sma, una malattia genetica progressiva e mortale. Ho 39 anni e sono gravemente immobilizzato. Non cammino, mi muovo su una carrozzina elettrica ed ho serie menomazioni agli arti superiori. In parole povere, a parte scrivere questo articolo e reggere a malapena una forchetta per mangiare, sono totalmente dipendente dagli altri.
Da 24 anni sono tracheostomizzato, respiro attraverso una cannula in gola e di notte uso un autoventilatore che respira per me, mentre dormo.
Non sopporto i pietismi e nemmeno li voglio. Mi considero prima di tutto una persona e non un invalido.
Svolgo una vita più "normale", scusate il termine, di molti altri.
Nell'ultimo anno si è aggravata la mia situazione polmonare. Continui ricoveri ed infezioni. A titolo curativo, lo specialista che mi segue, mi ha prescritto una terapia di ossigeno per aiutarmi a respirare. Mi ha fatto la prescrizione ed io, stamane, mi sono recato all'ufficio protesica di Cuneo, in Corso Francia, 10, per far attivare immediatamente la terapia.
Deve venire a casa una ditta preposta, che monta la bombola e l'impianto e ne fa manutenzione a tempi concordati. Va da sè che, essendo l'ossigeno un farmaco SALVA VITA per malati cronici e non un tavolo da ping pong per divertirsi allegramente, il tutto dovrebbe attivarsi quasi istantaneamente.
Purtroppo per me non sarà così dato che la "gentilissima" impiegata allo sportello mi ha altrettanto "gentilmente" detto, testuali parole, "di andare in farmacia a prendermi una bombola perchè loro hanno ben altro da fare che prescrivere ossigeno".
Benissimo. Siccome io provvederò a denunciare l'intero ufficio protesica per inadempienza, dato che l'ossigeno di cui ho bisogno non è una bombola di emergenza di quelle che si reperiscono in farmacia, ma un piano terapeutico fatto di 18 ore giornaliere di ossigeno come minimo, credo proprio che la "gentile" impiegata avrà presto, per davvero, di meglio da fare che prescrivere ossigeno.
La mia pelle non vale più nemmeno il prezzo di una pallottola perchè senza quell'ossigeno, a cui ho diritto perchè prescritto dalla legge, io muoio.
Caramazza Massimiliano