Al Direttore - 17 febbraio 2012, 09:28

O si rimescolano le carte programmatiche, oppure un'alternativa a Garelli è lecita

Il signor Giovanni Abbene analizza la discussione di questi giorni sullo scontro tra il vincitore delle Primarie ed una buona parte di chi l'ha sostenuto

Gigi Garelli

Egregio Direttore  

In merito al dibattito emerso sull'esito delle primarie del centrosinistra del Comune di Cuneo vorrei esprimere alcune considerazioni. Mentre i quattrro candidati presentati dal partito democratico e dalla lista civica sono espressione della maggioranza nella coalizione del centro sinistra il quinto candidato era presentato da un gruppo espressione della minoranza di detto raggruppamento.  

Non è una constatazione di secondaria importanza perchè il Candidato del centro sinistra tale deve essere e non può pensare di ricondurre alla visione politica del proprio gruppo la stragrande maggioranza della coalizione. Per inciso, tra l'altro, mi pare che i promotori delle primarie si siano avviati alla consultazione con troppa supponenza. L'ottima qualità della persona candidata è stata premiata dal voto e su questo non c'è dubbio.  

Detta vittoria di per se stessa non corrisponde all'acquisizione della leadership del centrosinistra, questa andava conquistata con le azioni a seguire. Doria, a Genova, subito dopo le primarie ha esordito, sintetizzando: il programma lo devono stabilire i partiti del centrosinistra ed io ne sarò il portabandiera. La costituzione dei tavoli di programma ha avuto una presentazione che suona come un aggiramento del suddetto modo di operare e cioè: il programma del gruppo che mi ha presentato alle primarie lo sottopongo ai cittadini e sul documento che sintetizzerò i partiti saranno chiamati a definire il programma elettorale.  

Detto iter potrebbe essere consono se partisse da una posizione di maggioranza nel raggruppamento; ma piaccia o meno così non è. A sostegno dei ragionamenti fin quì detti potrei portare le percentuali dei voti ottenuti nelle ultime elezioni comunali dalle varie liste costituenti la coalizione del centro sinistra, ma sono ben note a tutti e quindi sintetizzo che comunque 1700 voti alle primarie comunque sono solo il 10% di 16.895 voti ottenuti dal centrosinistra nel 2007; è un risultato ragguardevole ma pur sempre una espressione elitaria.  

Quanto sopra premesso, di fronte ad un percorso tendente a spostare a sinistra l'asse della coalizione e quindi la direzione del governo cittadino rispetto a quanto realizzato nell'ultimo quindicennio non può demonizzare il tentativo di presentare una alternativa idonea a mantenere la rotta a tutt'oggi perseguita; oppure rimescoliamo le carte programmatiche.  

Giovanni Abbene