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Eventi | 13 marzo 2012, 17:30

Saluzzo, presentato "Ramuliva": olio di eccellenza "da mangiare", ma anche piante da coltivare

Tra le tante novità della rassegna che apre sabato 31 marzo i consigli tecnici per i danni da gelo

L'architetto Pejrone col sindaco Allemano

L'architetto Pejrone col sindaco Allemano

Tenendo fede al suo nome, “Ramuliva” rassegna dedicata all’olio e agli ulivi da freddo, ma che è anche vetrina di sapori e profumi, di curiosità e momenti di confronto su aspetti tecnici per produttori e appassionati, si apre nel weekend della domenica delle Palme, sabato 31 marzo e domenica 1 aprile all’ ex Caserma Musso.

I contenuti e le novità dell’edizione 2012, la terza, sono state presentate ieri a Revello nella residenza dell’architetto paesaggista Paolo Pejrone, pioniere dell’olivicoltura piemontese e produttore dell’olio Bramafam, al quale si deve l’idea della manifestazione organizzata da Silvia Gerbotto (dell’associazione Palcoscenico del Marchesato) con la Fondazione Bertoni.

Partner anche quest’anno il dipartimento di Colture Arboree dell’Università di Torino, l’Asspo ( Associazione piemontese Olivicoltori) e il Consorzio Tutela dell’olio extravergine d’oliva Piemonte e Valle d’Aosta. Un ruolo, il loro, di particolare utilità quest’anno: nell’ambito della rassegna sarà aperto uno spazio informativo e di assistenza in cui Antonino De Maria e Deborah Isocrono, esperti del Dipartimento torinese, saranno a disposizione per consigli legati ai danni da gelo degli ulivi e per recarsi sul luogo a valutare il tipo di intervento più opportuno.

“Sono stati riscontrati danni importanti alle foglie e al tronco delle piante – afferma De Maria - ed è urgente intervenire con una adeguata potatura ( anche quella al ciocc,o per le piante colpite in modo più grave) e concimatura. Certamente si perderanno anni di produzione. C’è già una stima della prossima campagna olearia con almeno un 50 per cento in meno, su una produzione di olio piemontese stimata sui 100 quintali di olio”. Un olio dalle caratteristiche nutrizionali importanti (contiene in numero maggiore di altri, acidi grassi “buoni”) e dal gusto apprezzato, un “olio da mangiare” come sarà proposto a Ramuliva, in assaggi di abbinamenti culinari preparati da chef: dalla bruschetta ai biscotti e torte, e soprattutto nel fritto. Sarà la risposta gastronomica al convegno scientifico dello scorso anno sull’olivicoltura in Piemonte allargata all’Italia, che ha avuto un grande successo di partecipazione.

Il freddo ha “bruciato” anche molte piante da giardino: Ramuliva sarà l’occasione di sostituirle o avere consigli sul rimedio, ha sottolineato l’architetto paesaggista.

L’elenco degli espositori lo ha presentato l’organizzatrice Silvia Gerbotto, che ha voluto evidenziare, rispondendo indirettamente alla posizione critica della Minoranza consigliare nella seduta del 28 febbraio, come la manifestazione, non crei dispersioni economiche alla Fondazione Bertoni, finanziandosi autonomamente. Ci sarà olio di piccoli, prestigiosi frantoi piemontesi e rappresentanze da tutta Italia, gli ulivi di Armando Garden, piante aromatiche e medicinali, annuali e perenni, grasse, acidofile e le rose. Grande novità è proprio la partecipazione del noto vivaio di Pistoia “Azienda rose Barni” oltre ad una mostra di piante bonsai “Bonsai e vita “ di Felice Di Lorenzo di Racconigi. I visitatori troveranno inoltre prodotti per il benessere della persona, saponi, cosmetici, erboristeria e un settore di enogastronomia di eccellenza, vini delle colline saluzzesi, formaggi de La Poiana  di Castelmagno, specialità del “mercà d’la Vila di Verzuolo”, spezie e aromi.

Come lo scorso anno ci saranno libri di settore, ceramiche, tende e padiglioni da esterno, abbigliamento da giardino, sculture lignee. Per i giardini acquatici e non per la pentola della cucina, le coloratissime carpe giapponesi Koi di Umberto Benadonna. Non mancherà a Ramuliva la raccoglitrice di erbe Nadia Garnero di Bobbio Pellice.

Regalo collaterale alla manifestazione, la possibilità di visitare il giardino dell’architetto Pejrone dalle 10 alle 12 di domenica 1 aprile, in gruppi guidati. Per prenotazioni tel. 338.1292.357.

Per i presenti alla conferenza stampa, tra cui il sindaco Allemano, la vicesindaco Fulvia Artusio, un’anteprima di visita, passando tra angoli di verde accesi dalle prime fioriture in una fusione armonica e pacifica di convivenze multietniche vegetali: l’albero cinese del “fazzoletto”, che ha creato un contenzioso di un secolo tra inglesi e francesi , il gruppo dei bambù giganti, la rarissima magnolia dell’ Himalaia, con gli angoli più nostrani dei gialli “trumbun” o delle fragoline selvatiche. Sul pendio la piantagione degli oltre mille ulivi, con le foglie bruciate dal gelo, come quelle sul versante opposto di Walter Briatore, piante che secondo l’architetto, a cui si deve la sfida e la moda degli ulivi da freddo, si riprenderanno.

Il programma della manifestazione è anche consultabile sul sito www.fondazionebertoni.it Orario sabato 15-19,30; domenica 10-19,30. Ingresso 3 euro. Info Fondazione Bertoni: 0175 43527 o Silvia Gerbotto 3312165948.

 

Vilma Brignone

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