Gentile direttore,
sono una 30enne di Cuneo e tra poco diventerò mamma. Qualche sera fa ho deciso di andare a cenare presso una discoteca di Cavallermaggiore insieme a un’amica, anche lei incinta, e ai nostri rispettivi compagni come da anni facciamo molto spesso. Come sempre siamo giunti senza prenotare alcun tavolo, ma il “buttafuori” non ci ha permesso di entrare. A nulla sono valse le nostre preghiere, l’uomo non si è fatto intenerire neppure venendo a conoscenza del fatto che due donne incinte avevano appena compiuto un viaggio di quasi un’ora per raggiungere Cavallermaggiore da Cuneo.
Mi rendo conto che lui non è responsabile di quanto accaduto e che le decisioni su chi far entrare e chi no vengono prese dall’alto... Mi viene un dubbio: il buttafuori ha fatto riferimento al piercing del mio compagno come ragione per non farci entrare, ma a me puzza proprio di capro espiatorio, dato che ci sono migliaia di ragazzi e ragazze che portano gli orecchini, nel 2012.
Non è che due donne “pancione” in una discoteca ne danno un’immagine troppo seria e soprattutto rendono meno alle casse della stessa, non potendo per ovvi motivi, bere alcolici? Qualunque sia la causa, questo episodio mi ha fatto sentire davvero una futura mamma emarginata.
Giorgia Esposito, Cuneo