Aperto il nuovo Centro culturale islamico del Monviso, in via Donaudi a Saluzzo, nell’ex laboratorio dell’artigiano del legno, Pecorale.
La cerimonia ufficiale, ieri sabato 27 nel pomeriggio, alla presenza di una cinquantina di uomini rappresentanti della comunità marocchina che hanno dato vita al sodalizio, del sindaco Paolo Allemano e dell’assessore alle politiche sociali Marcella Risso, ricevuti dal presidente del centro Mostafà Ikihel.
Parole di augurio per l’iniziativa da parte del primo cittadino Allemano, scalzo, secondo la loro tradizione, nello spazio ricoperto da tappeti verdi. “Un’iniziativa che ci fa piacere e che rende più visibile la comunità islamica nella città, a cui auguriamo di fare un buon cammino attraverso il dialogo e il confronto” - ha sottolineato il sindaco, plaudendo la scelta del logo “comunità islamica del Monviso” per il riferimento paesaggistico tanto importante per i saluzzesi.
“Saluzzo, una città da amare” – ha risposto il presidente Mostafà Ikihel ( 50 anni) da oltre vent’anni in Italia, dipendente dell’Itt di Barge – in cui il nuovo centro sarà un punto di socialità, per i compatrioti che fin’ora non hanno mai avuto un luogo di ritrovo. Sarà aperto tutti i pomeriggi, e i sabato e domenica tutto il giorno. Qui ci riuniremo per la preghiera del venerdì ma vuole essere anche un centro d’aiuto per chi ha difficoltà di lingua, di inserimento, per le pratiche, un punto d’incontro con altre associazioni cittadine, una biblioteca e un luogo in cui aiutare i bambini a scuola, nella lingua d’adozione e in quella madre”..
Il fumante thè alla menta con i dolci tipici della comunità marocchina, hanno siglato l’avvio dell’attività del nuovo centro islamico