Sabato 2 marzo alle 10, all’antico palazzo comunale di Saluzzo, si presenta il libro di Massimo Ferro, Giudice della Suprema Corte di Cassazione, dal titolo “Misericordiae (8.38)” pubblicato da Editoriale Scientifica, Napoli, 2012.
Sono Storie narrate. Storie vissute. Storie immaginate. Storie diverse di una sola storia. Storie di memorie dimenticate. Storie di figure parallele che stampano ombre concordi, corrispondenze irrelate, incontri asintotici. Storie di un’inquieta e affascinante commedia umana errante su inattesi orizzonti, in corsa per rimanere dov’è, sospesa in ossessivi flashback di un tempo perduto mai davvero cercato.
Storie di amori strani e strani odi. Storie di immagini omesse, di volti sconosciuti e familiari. Storie di fotogrammi di esperienze, quella dell’avvocato Calano, della giudice Bortelli, del professor Malinverni, del misterioso F., della suadente Lubijana, che, quasi coriandoli di un ansioso carnevale, s’intrecciano e si respingono tra il sé e l’altro, tra il bene e il male, tra dialoghi sordi, opache verità, complicità estranee, consuete imprevedibilità. Storie di libertà prigioniere di un geometrico florilegio.
Storie di corpi in fuga dalla gravità delle loro anime. Storie dove nulla succede e tutto precipita. Storie dove tutto sembra e nulla, alla fine, è. Storie mai accadute, di persone mai vissute, di parole non dette, in terre di nessuno. Eppure storie vere, come solo una storia sa esserlo.
Ma che cos’è una storia? E come nasce una storia? E perché nasce una storia?
Ne discutono con l’autore Giovanni Tesio, ordinario di Letteratura Italiana - Università del Piemonte Orientale Graziano Lingua, ricercatore di Filosofia Teoretica - Università di Torino Fabrizio Aprile, magistrato - Tribunale di Torino. Intervengono. Roberto Pignatta, Assessore alla Cultura del Comune di Saluzzo Maurizio Bonatesta, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Saluzzo