IL GRANDE FRESCO è il varietà poetico musicale che vanta più tentativi di imitazione della settimana enigmistica. Presenta la propria collezione autunno/inverno nella spumeggiante cornice del centro giovani H-zone di Alba
Non hanno bisogno di presentazioni. Chi ha già partecipato ad un loro spettacolo non aspettava altro che di poterli rivedere. Chi non li ha mai visti ha un'occasione unica per colmare questo vuoto.
Sono Federico Sirianni, Guido Catalano e Matteo Negrin, “Il grande fresco”, un reading fra musica e poesia divertente, intrigante ed intelligente.
“Il Grande Fresco” è un riuscito incrocio tra poesia comica e canzone d’autore, un concerto reading in cui il cantautore Federico Sirianni e il poeta Guido Catalano, supportati dal poliedrico chitarrista Matteo Negrin e da uno o più ospiti invitati in ogni serata, affrontano, attraverso le parole, la musica, l’ironia e una vena sentimentale decisamente spinta, i temi più disparati della quotidianità divisi in storie d’amore, non d’amore e del terzo tipo.
Lo spettacolo, che va in scena dal 2008 senza soluzione di continuità e con un successo sempre crescente a Torino e in numerose altre città italiane, è diventato una sorta di “cult” che gli appassionati seguono ormai da tempo fedelmente.
Ecco una breve presentazione dei suoi protagonisti:
Guido Catalano: poesie e tackle scivolati. Poeta e scrittore torinese, nel 2000 pubblica il suo primo libro “I cani hanno sempre ragione”, (Seed). L’esigenza di divulgazione porta l’autore ad esibirsi in pubblico. I suoi spettacoli, una fusione di readings poetici e cabaret, spesso con accompagnamento musicale, approdano con successo in vari locali torinesi. Partecipa a varie manifestazioni artistiche in tutta Italia. Nel 2003 pubblica il suo secondo libro “Sono un poeta, cara”(Seed) la cui prefazione è curata da Roberto “Freak” Antoni, leader del gruppo rock demenziale “Skiantos”, con il quale inizia una collaborazione che lo porta ad esibirsi in serate di cabaret a Bologna e in altre località italiane. Dal 2004 collabora con il musicista e cantautore Andrea Gattico e la violinista Mayumi Suzuki a vari progetti artistici. Spettacoli di poesia-cabaret, canzoni e traduzioni simultanee in e dal giapponese. Dall’ aprile al giugno 2005 partecipa come ospite fisso, in qualità di poeta, alla trasmissione di MTV “True Line”, condotta da Camila Raznovich. Da tre anni partecipa al Laboratorio Zelig di Torino. Alcune poesie di Guido Catalano sono state pubblicate nei volumi “Poeti ad alta voce - Antologia di poetry slam”, (Giraldi Editore, 2005). Nel gennaio 2006 collabora col settimanale “Giò” (inserto de La Stampa) in qualità di opinionista. Nel marzo 2006 esce il CD “Sbronzi all’all’alba senza sigarette” (Tremannaje Productions). Testi di Catalano, musiche di Gattico & Suzuki. Due poesie di Guido Catalano sono presenti nel cd Ironikontemporaneo 2 di Roberto “Freak” Antoni e Alessandra Mostacci uscito per i tipi de Latlantide a gennaio 2007.
Federico Sirianni: canzoni e colpi di testa. Nasce a Genova in un taxi. Il primo vero riconoscimento lo ottiene con la partecipazione al Premio Tenco nel 1993 a cui fa seguito l’anno successivo il Premio Regionale Ligure per la Canzone d’Autore. Con gli allora poco conosciuti Luca & Paolo delle Iene mette in scena a Genova due spettacoli di teatro canzone, genere che continua a coltivare collaborando con il Teatro della Tosse (“Delitti esemplari in concerto”) e con il Teatro dell’Archivolto (“Leggende metropolitane” con la regia di Giorgio Gallione). Vive a Roma, Marsiglia, Sofia, Istanbul, Pennabilli, Yalta, Salonicco e attualmente a Torino. Nel 2002, dopo un lungo soggiorno nell’est Europa, realizza il primo cd “Onde clandestine”, prodotto da Giangilberto Monti e realizzato con la Molotov Orchestra. Nel 2004 è invitato al Mantova Musica Festival, vince il Premio della Critica al Festival di Recanati ed è chiamato come esponente della nuova scuola d’autore genovese al Literature und Muzik Festival a Monaco di Baviera. Un brano dal suo secondo cd, “Dal basso dei cieli”, si aggiudica il Premio Bindi 2006. E’ ospite al Festival Gaber di Viareggio nel 2007. E’ autore e interprete del varietà di musica e circo “Amarkord”, una produzione greco-italiana in tour nelle principali città europee. Nei suoi concerti interagiscono la musica, il teatro, le parole e il circo. E’ un viaggio musicale su una cartina geografica senza confini, un road movie che parte dai Balcani e raggiunge, attraverso numerose tappe, storie e incontri, New Orleans, Città del Messico, L’Havana. Una colonna sonora in cui s’incontrano polka e rakia, mariachi e mezcal, valzer e pastis, mambo e rhum.
Matteo Negrin: chitarre e mezze rovesciate. Chitarrista, autore. Nel 1999 incide il primo CD a proprio nome: Tre storie per la casa discografica Jazz Mobile Records. L’anno successivo vince la Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo. Sempre a suo nome, nel 2000 pubblica per la UTET il CD Impressioni e paesaggi. È del 2001 il CD Notturno per la casa discografica MAP nella collana Nausicaa’s Garden. Sempre nel 2001 vince il Premio Grinzane Cavour 2001, nella sezione Parole e Musica, con lo spettacolo Canti d’Oriente e d’Occidente tratto dall’omonimo romanzo del poeta Giuseppe Conte. Negli anni successivi incide una dozzina di album come side-man, fino all’ultimo album a proprio nome nel 2008: Jouer Sans Frontières per Dodicilune Edizioni. Significativa l'interazione tra musica e video in una fattiva collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema. Collabora con la RAI di Roma nell’ambito della realizzazione di collonne sonore e jingles originali. Da alcuni anni è docente di chitarra presso il Centro Jazz Torino.