Eventi - 10 giugno 2013, 15:26

Mondovì, uno spettacolo di danza molto particolare al Baretti

In scena una compagnia di danzatori e danzatrici con una protagonista speciale: Simona Atzori

L'altra sera al Teatro Baretti, ho assistito ad uno spettacolo di danza, molto particolare.

In scena una compagnia di danzatori e danzatrici con una protagonista speciale: Simona Atzori, ballerina e pittrice di successo, nata senza braccia o come meglio dice  Cannavo' “le sue braccia sono rimaste in Cielo, ma nessuno ne ha fatto tragedie”.

Dopo il primo duro impatto visivo con la disabilita'di Simona, la sua gestualita' e la dolcezza dei movimenti rapiscono il cuore e l'anima .

Vederla danzare , a tratti con dolcezza , a tratti con sensualita' ,a tratti con passione e grinta, riempiono gli occhi e il cuore di grande emozione e gioia.

Un brivido e' corso lungo la schiena, a tutti, quando con elegante delicatezza piroettava ,duettava  con grande passione e poi veniva sollevata sulle spalle dei  suoi compagni di ballo.

La storia della sua vita dalla nascita in poi, scorreva sulle immagini proiettate sul palco, mentre con una struggente danza, veniva ricordato il momento della sua nascita : la mamma e il papa', interpretati superbamente da due ballerini, danzavano l'amore , la vita, la sofferenza e la gioia del parto, il dramma trasformato subito in accoglienza e  doppio dono d'amore.

La bellezza di Simona , l'eleganza nei suoi movimenti,  il suo luminoso sorriso,i suoi lunghi capelli ricci  e fluenti, hanno fatto vibrare i cuori di tutti i presenti.

Ecco che ad un certo punto, nel balletto , riemerge  il dramma della sua nascita : con una sapiente coreografia e sulle note di una musica forte, dura, roboante ,quasi metallica, appaioni i fantasmi e gli incubi del passato, interpretati da due danzatori che indossano maschere bianche e uno lunghi guanti bianchi, prendono Simona , la fanno girare, provano ad appoggiare sulle sue spalle altre braccia , non sue, provano a muoverla come un burattino. Ma ad un certo punto,  questi danzatori, cadono come stremati, e lei come liberata dalle sue paure e angosce, risorge e torna a danzare felice e leggiadra.

Poi la sorella se ne va lontano;  il balletto a due e' stato molto commovente: ancora una volta Simona soffre, ma  non si arrende.

Sempre con i piedi, danza e scrive, danza e disegna, danza e dipinge.

Scopre l'amore , dopo quello dei genitori, quello della vita : sublime anche qui il balletto a due, dove si rivela una donna appassionata, amorevole, sensuale che danza la felicita' dell'innamoramento insieme al suo partner.

Melanconico l'ultimo balletto con il nonno, belli questi piedi che si muovevano sopra i piedi dell'altro. Sembrano che parlino , i piedi di Simona !!

Un plauso all'interpretazione e al balletto di tutti i danzatori, dai genitori , alla sorella, al partner.

La danza finale e' stata molto coinvolgente, sulle note di una  musica scatenata di ritmi afro-latini, i ballerini hanno danzato tutti insieme in modo giocoso e grintoso.

Una serata indimenticabile;  ci avete fatto sognare, piangere, commuovere e gioire.

Grazie a tutti voi, piu' che una compagnia sembrate una famiglia , grazie a Simona , il tuo sorriso e' contagioso, i tuoi piedi sono meravigliosi, sono le tue ali.

Rosalia