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Eventi | 11 agosto 2013, 16:02

Gli alpini tornano a Cuneo, il prossimo raduno il 31 agosto e il 1 settembre

Una grande manifestazione in cui confluiscono i 70 anni dal rientro della Campagna di Russia, i 90 anni dalla fondazione della Sezione, il decimo raduno della Sezione stessa e l'inaugurazione (primo lotto) del Memoriale e della mostra permanente dedicata alla Divisione Cuneense destinata a sorgere alla stazione di Cuneo Gesso

Gli alpini tornano a Cuneo, il prossimo raduno il 31 agosto e il 1 settembre

È il 70esimo anniversario del rientro dalla Campagna di Russia. Un momento che ha segnato nel profondo la storia del nostro Paese e in particolare della provincia Granda, facendo registrare tali e tante perdite, soprattutto tra i giovani, da diventare emblema e memoria di ciò che più non deve più ripetersi. Non a caso la divisione alpina Cuneense, che raccoglieva i ragazzi delle valli cuneesi, fu ribattezzata al ritorno dal fiume Don la “divisione Martire”. Perse oltre 13 mila soldati sui 15 mila che partirono.
Quale ultimo atto di una intensa stagione estiva aperta dai raduni degli Alpini di Langa, Roero, Piana e Doc, e intervallata dall'Adunata nazionale di Piacenza, l'Ana di Cuneo celebrerà questo evento commemorativo il 31 agosto / 1 settembre in una grande manifestazione all'interno della quale confluiscono anche altre due importanti ricorrenze: i 90 anni dalla fondazione della Sezione e il decimo raduno annuale della stessa. Sarà una cerimonia sentita e partecipata anche dalle altre Sezioni cuneesi e da Gruppi e Sezioni Ana liguri, valdostani, toscani, dato che da proprio da Cuneo partirono molti di quei ragazzi destinati a perire nel freddo inverno russo.

Nell’ambito dei festeggiamenti, a metà tra convivialità e ricordo, si procederà all’inaugurazione del primo lotto dei lavori che stanno riguardando i locali della stazione Borgo Gesso di Cuneo. Diventerà il Memoriale delle nostre “penne nere” e qui sarà allestita la mostra permanente della Cuneense.

L'INTERVISTA
Il presidente Ana di Cuneo Antonio Franza racconta come nacque 90 anni fa la sezione di Cuneo. E con lui sviluppiamo un percorso di comprensione dei valori alpini attraverso la storia italiana e in particolare cuneese.
«La costituzione avvenne il 25 giugno 1923 presso Circolo ufficiali del Secondo Reggimento Alpini della caserma Cesare Battisti. Vi aderirono in 57, versando quote variabili da 10 a 100 lire. Il primo presidente fu Davide Terracini (in carica fino al 1929). Nel direttivo figuravano anche Terenzio Turbiglio (deportato in Germania e qui deceduto), Giuseppe Pasteris (disperso in Russia), Mario Bella e Giusto Conterno (che resterà segretario della Sezione fino al 1940). A metà degli anni ’30 il sodalizio vantava già 10 mila soci: era la terza Sezione più importante d’Italia».

Le tappe fondamentali di questa storia?
«Si comincia ancora prima. Già 1922 l’onorevole Marcello Soleri (socio fondatore Ana nazionale) in occasione del 25esimo anniversario della Società Alpini (mutua assistenza a soci infermi e famiglie degli Alpini), auspicò la nascita della sezione. Nel 1923 si svolse il primo raduno sezionale per l'inaugurazione di un monumento intitolato da secondo Reggimento Alpini, costruito con offerte dei componenti coordinati da Celestino Bes, che è considerato da tutti il “papà” degli Alpini. Era il 1962 quando nacque “Da pare ‘n fieul”, il periodico degli Alpini, con una tiratura di 11 mila copie. Nel 1969 è stata inaugurata l’attuale sede della Sezione, nella caserma Cesare Battisti. Ristrutturata con ampliamento locali, grazie all’impegno di tanti soci e amici nel 2010».

Un’altra data importante in questa quasi secolare storia è il 2007…

«Sì, la grande emozione dell’Adunata nazionale. Da lì è partito il progetto che andiamo a concludere con la cerimonia di fine mese. Una parte del contributo previsto per l’evento era destinata a creare un Memoriale della Divisione Alpina Cuneense. Nel 2007 abbiamo anche rifatto il tetto e rinnovato gli intonaci e la pavimentazione del santuario della Madonna degli Alpini di San Maurizio di Cervasca e costruito 12 loculi all’interno della chiesa dove riposano i resti di un caduto in terra di Russia».

Un luogo caro agli Alpini di tutta la Provincia. Come mai questa devozione?

«Dobbiamo di nuovo fare un po’ di storia. Nel novembre 1947 venne ritrovato il quadro della Madonna degli Alpini, un’immagine particolarmente venerata dalle “Penne nere”. Dopo il conflitto fu rinvenuta nel municipio di Cuneo ancora in buono stato: da allora venne esposta a Cervasca. Un luogo per cui da tempo ci battiamo per cercare di trasformarlo nel sacrario degli Alpini. Da tempo chiedo alle istituzioni l’attivazione in merito e ricevo solo risposte interlocutorie. Prima che tutti i nostri combattenti, memoria di un momento storico terribile ma da non dimenticare, se ne siano andati, vogliamo dedicare loro quest’opera. Un edificio già perfettamente restaurato dagli Alpini, per cui non serve spendere nulla. Solo sbloccare l’iter per dare anche alla divisione Cuneense un luogo simbolo della sua memoria. Prima di terminare il mio mandato voglio fortemente raggiungere questo obiettivo».
Aspettative per la cerimonia di fine mese?
«Confidiamo nella partecipazione degli Alpini ma anche degli amministratori, con gonfalone. Per noi questo evento è importante quanto lo era stata l'Adunata del 2007. Abbiamo invitato 24 sezioni, territorialmente arriviamo fino in Garfagnana. Vorremmo inondare di “Penne nere” e di amici il centro cittadino».

IL MEMORIALE E LA MOSTRA

Il Memoriale e la mostra permanente dedicata alla Cuneense quindi avranno l’obiettivo di non perdere il ricordo di una delle più brutte pagine della storia moderna. Franza, perchè l’allestimento sarà alla stazione di Borgo Gesso?
«Proprio da qui 72 anni fa sono partiti con le tradotte i militari della divisione Cuneense delle nostre valli per la Campagna di Russa, era il giugno/luglio 1942. La memoria è fondamentale perché la Divisione Alpina Cuneense è stata annientata. I cimeli, le fotografie, i materiali e gli oggetti rimasti a memoria di quel tempo sono un modo per tenerla in vita e trasmettere alla scolaresche e alle famiglie il sacrificio di quei ragazzi. Alcuni erano già padri di famiglia, una generazione falciata, che ha dato alla Patria gli anni più belli e in cambio non ha ricevuto nulla».
Il Comitato per il Memoriale è presieduto da Aldo Meinero, con la partecipazione di Provincia, Regione, Fondazione Crc, Comune di Cuneo. Aderisce al progetto anche l’Associazione “Tracce della memoria” con il responsabile Sandro Petracca (Commissione eventi e manifestazioni): «Forte di una comprovata esperienza, - continua Franza - in questi anni ha effettuato la raccolta documentale che costituirà il corpus centrale della mostra permanente. Documenti, foto, video, raccolti in questi anni che cominceranno ad occupare la ex stazione a cominciare dalle biglietteria, pressoché conclusa e pronta ad ospitare il Memoriale».

 

IL PROGRAMMA
31 agosto
La commemorazione del sabato si inserisce in una lunga tradizione, che vede ad inizio settembre il raduno annuale della Sezione. Il sabato mattina (ore 9,30) la cerimonia ufficiale sarà al Santuario di San Maurizio di Cervasca. Nel pomeriggio (ore 15) l'inaugurazione dei lavori del primo lotto del Memoriale alla stazione Borgo Gesso. Seguirà corteo con deposizione della corona ai monumenti ai caduti del centro. Alle 19 arrivo Staffetta Alpina (partita il mattino da Cervasca), alzabandiera onore ai caduti e deposizione corona. Alle 21 in piazza seminario (mercato coperto) esibizione del coro La Baita e concerto del tenore Michelangelo Pepino.
1 settembre
La giornata di domenica accoglierà tutti gruppi della provincia (250), di Liguria e Toscana. Dalle 8,30 ammassamento e colazione alpina, sfilata in centro, discorsi e messa. Pranzo alle 12,30 al mercato coperto, alle 17 ammainabandiera.

 

I 25 ANNI DELLA PROTEZIONE CIVILE
A metà settembre avrà lungo un altro importante anniversario: i 25 anni dal gruppo di Protezione civile sezionale Ana Cuneo. Guidata da Piero Ugo, la sezione di Cuneo presenta 8 squadre operative, 6 multiruolo (Dronero, Caraglio, Madonna dell’Olmo, Peveragno, Demonte e Spinetta) e due specialistiche (medica e cinofili) per un totale di quasi 180 volontari. Dal 1989, anno in cui è nata, ha svolto attività che vanno dalla ricerca di persone scomparse, alla collaborazione con le forze dell’ordine, al soccorso di persone ed animali rimasti isolati dalla neve, intervenendo con particolare forza e coordinamento in casi di calamità naturale in Italia e all’estero.

 

I NUMERI DEGLI ALPINI IN GRANDA
La sezione di Cuneo raccoglie circa 11 mila soci; con Mondovì, Ceva e Saluzzo gli Alpini della provincia Granda sono quasi 25 mila: un fiume di appassionati di montagna e di tradizioni, legati al proprio territorio e alla sua gente, molto spesso impiegati come volontari in diversi ambiti. Un “esercito buono” sempre tanto amato dai giovani e dalle famiglie, che partecipano con piacere alle iniziative proposte dai vari gruppi locali.

r.t.

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