Attualità - 16 ottobre 2013, 14:49

Tatti Sanguineti e Buròt, l’abbraccio di Roburent

Amarcord del noto personaggio savonese che ha tratteggiato l’epopea della migrazione turistica ligure verso la montagna cuneese, accolto con grande entusiasmo

Tatti Sanguineti

E’ successo domenica 13 ottobre a Roburent dove l’Amministrazione Comunale ha conferito la “cittadinanza onoraria” al suo noto abitante adottivo, andando a consolidare un legame che dura dagli anni cinquanta quando la famiglia di Tatti elesse questo paese per quelle che erano, a quel tempo, lunghe, lunghissime vacanze estive.

Un’epoca che, narrata oggi, sembra davvero lontanissima. La vita dei paesi di villeggiatura era colorata dalla presenza di un clima diverso da quello che conosciamo oggi; Il perdurare di queste vacanze, il gran numero di famiglie che villeggiava, i paesi ancora molto popolati ed in piena attività agricola, creavano il presupposto per il crescere ed il cementarsi di amicizie. Lunghe vacanze che diventavano crogiolo di esperienze: i primi amori, le avventure consumate tra le rappresentazioni nel teatro parrocchiale, il rapportarsi con la gente del posto, le corse in bici ed in moto, l’assiepamento davanti all’unica TV presente nella pensione o nell’albergo, le partite al “balon” o alla pantalera, le gare a bocce …- Nel pomeriggio di domenica 13 (nel contesto della Fiera della Tradizione e del Buon Gusto) c’è stato ampio spazio per questo “amarcord” di Tatti, stimolato da alcune “suggestioni” fotografiche che l’amico Bruno Vallepiano gli ha messo sotto gli occhi. Una occasione che la popolazione residente e villeggiante non ha voluto perdere per vivere un momento magico e per incontrare un personaggio straordinario.

Nel medesimo contesto è stata conferita la cittadinanza onoraria a Francesco Russo “Burot”, l’artista che ha gratificato il paese con numerose sue opere, ultima tra tutte la grande scultura che ricorda l’eccidio di Miassola, quando vennero uccisi otto giovani partigiani di Roburent nei pressi del capoluogo per mano dei nazifascisti.

Commosso, l’artista ha accolto l’applauso del numerosissimo pubblico assiepato nella piazza Galliano per assistere alla cerimonia.

I famigliari del Maestro Bellino Severino, invece, hanno ricevuto dalle mani del deputato Mino Tarocco il diploma di intitolazione della Biblioteca Civica al benemerito maestro, autore anche di numerosi scritti sulla storia del paese, che per lunghi anni svolse la propria attività di insegnante a Roburent.

L’istrionico Tatti, poi, ha dato vita ad uno show col quale ha strappato sorrisi e commozione al pubblico, ripercorrendo i suoi ricordi del paese e dei personaggi che lo popolavano negli anni cinquanta e sessanta.

L’occasione, inoltre, è stata propizia per il critico cinematografico-attore-regista per ricordare storie ed avventure vissute con i più noti registi ed attori coi quali ha lavorato.

R.G.