Era troppo bello per essere vero.
Sentire i capi dei governi nazionali usare iperboli chimiche per definire la Cuneo-Nizza in dichiarazioni pubbliche ci ha davvero fatto sperare. Sapevamo che non era finita. Gli ultimi avvenimenti confermano le ipotesi più pessimistiche.
Non ci sarà nessuna "osmosi". Tra due settimane si passerà a quattro corse, l'anticamera della fine. Inoltre la prossima settimana chiude lo storico deposito locomotive di Cuneo, rendendo più problematica la manutenzione.
Ancora una volta Cuneo è sola contro tutto e tutti.
Ma è possibile sentire l'annuncio della elettrificazione della Alba-Bra senza che un politico locale alzi un dito? Quando l'Assessore Cirio, albese, dice che i soldi sono stati presi da altre linee "non più attuali" a cosa pensate si riferisca? Sono le nostre ferrovie, la Cuneo-Mondovì, la Cuneo-Saluzzo, la Ceva-Ormea e ora la Cuneo-Nizza, chiuse o ridotte senza troppi pensieri.
Cosa pensano di fare i nostri rappresentanti ai vari livelli? Credere alle parole dell’assessore regionale Bonino che, quattro giorni dopo il vertice Letta-Hollande si inventa uno spostamento dei treni dalla Torino-Genova alla Cuneo-Ventimiglia, per nascondere il fallimento del suo mandato?
Abbiamo cercato insieme ad altri la risposta dei cittadini e i cittadini hanno risposto, la politica manca.
Ecco due importanti appuntamenti in cui la politica può dimostrarci il contrario. Sabato il presidio permanente del Comitato si sposterà da Cuneo a Torino. Martedì abbiamo chiesto e ottenuto l'audizione in Consiglio Regionale.
Invitiamo tutti i Cuneesi, tutti i Sindaci, i cui Consigli comunali hanno firmato ordini del giorno a favore della Cuneo-Nizza, a partecipare (Sabato partenza da Cuneo col treno delle 9,24) a questi appuntamenti.
Comitato difesa ferrovie Cuneo