Choconews - 27 gennaio 2014, 18:01

Cioccolato, una dolce filosofia di vita

"Il mondo - secondo Socrate, il nonno di Margherita - si divide in: quelli che mangiano il cioccolato senza il pane; quelli che non riescono a mangiare il cioccolato se non mangiano anche il pane; quelli che non hanno il cioccolato; quelli che non hanno il pane”.

 

Chi ama il cioccolato sa quanto questo alimento, che già gli Atzechi consideravano prezioso come un tesoro, possa essere un balsamo per le ferite dell’anima, una carezza nei momenti tristi, un dono sempre gradito, un tonico per lo spirito, una carica di energia nei momenti di stress… e si potrebbe continuare all’infinito. Non c’è forse alimento più universalmente riconosciuto come piacere sublime, cibo per gli dei, tanto che l’elenco dei suoi estimatori sarebbe corposo come l’elenco telefonico di un capoluogo.

Benni fa dire a un personaggio del suo romanzo “Margherita dolcevita”: "Il mondo - secondo Socrate, il nonno di Margherita - si divide in: quelli che mangiano il cioccolato senza il pane; quelli che non riescono a mangiare il cioccolato se non mangiano anche il pane; quelli che non hanno il cioccolato; quelli che non hanno il pane”. Sembra che Voltaire consumasse nell’arco di mezza giornata una dozzina di tazze di cioccolata che riteneva non solo delizia per il palato ma anche corroborante stimolo per la mente e sostanzioso alimento.

Sono infiniti gli aforismi dedicati al cioccolato, in filigrana vi si può intravedere una filosofia di vita. Sgranocchiando un quadretto di cioccolata o assaporando una pralina si accende la fantasia, si apre un varco ai ricordi di esperienze sensoriali gradite da cui zampillano metafore che tutti capiscono subito.  “Se invece di buttarle via, si leggessero qualche volta le carte dei cioccolatini, si eviterebbero molte illusioni (Jean Rougeul a Marcello Mastroianni in "Fellini 8 1/2"). “Ho imparato a conoscere i due unici rimedi contro il dolore, la tristezza, le paturnie e piaghe simili del cuore umano: essi sono la cioccolata e il tempo […]Quando ci si sente tristi e addolorati ecc. basta mangiare un po' di cioccolata o aspettare un po' di tempo perché tutto si metta matematicamente a bene” (Tommaso Landolfi, "Dialogo dei massimi sistemi"). “La vita è come il cioccolato, è l'amaro che fa apprezzare il dolce (Xavier Brébion). “La pazienza è come il cioccolato... Non è mai abbastanza!” (Christelle Heurtault).

“Chi osserva il mondo con gli occhi di un amante della cioccolata sa riconoscere la vera bellezza e la felicità” (Aquilino Maestrani). Eduardo De Filippo nel dialogo sul balcone col Professore in “Questi fantasmi” estasiato dall’aroma di una tazzina di caffè: “Caspita, chesto è cafè... È ciucculata!”. La cioccolata è pietra di paragone, nella scala del piacere non solo dei sensi, ne occupa il vertice: festa per il gusto, ebbrezza per l’olfatto, sollievo per lo spirito, stimolante per il cuore e il cervello… Buona cioccolata a tutti. E buona meditazione! Possono servire anche le frasi che troviamo sui Baci.  Jean Rougeul dice a Marcello Mastroianni in "Fellini 8 1/2": “Se invece di buttarle via, si leggessero qualche volta le carte dei cioccolatini, si eviterebbero molte illusioni”.  

 

Cristiana Lo Nigro