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Attualità | 18 febbraio 2014, 09:31

Scuole chiuse il sabato: l'esame delle carte mostra che i conti non tornano!

Incontro a Fossano del “Comitato genitori per la scuola” che ha stabilito, in sede di delibera dei singoli istituti, di confermare anche per l'anno scolastico 2014/2015 l'attuale impianto orario

Scuole chiuse il sabato: l'esame delle carte mostra che i conti non tornano!

In data 14/01/2014 l'Amministrazione Provinciale di Cuneo recapitava, a tutti i Dirigenti degli Istituti  superiori della provincia, un invito a riprogrammare le lezioni della settimana su 5 giorni, anziché su 6.

Martedì 11 febbraio, presso l'aula Magna dell'Istituto Vallauri di Fossano, i rappresentanti di 15 Consigli d'Istituto,  quindi di circa 12.000 studenti, si sono incontrati per discutere e valutare insieme il delicato problema.

Al termine dei lavori, di cui riferiamo di seguito, in considerazione di quanto emerso nel corso dell'incontro, unanimemente, si è stabilito, in sede di delibera dei singoli istituti, di confermare anche per l'anno scolastico 2014/2015 l'attuale impianto orario.

L'incontro, tra realtà rappresentative di tutto il territorio, ha evidenziato e ribadito tutte le problematiche, già ampiamente segnalate in tutte le precedenti occasioni di confronto, che l'adozione della settimana  corta causerebbe a molti Istituti della provincia, ai loro studenti e alle famiglie.

Nell'occasione si è anche voluto porre l'accento sul fatto che la D.G.R. 06608-900 del 04/11/2013, con cui la Regione stabiliva un aumento medio delle tariffe dei biglietti/abbonamenti del 15%, recita:

L'adeguamento delle tariffe praticate in ambito ai servizi di trasporto pubblico automobilistici di linea extraurbani approvato con la presente è nettamente superiore ai livelli strettamente necessari al recupero dell'inflazione programmata, per questo, come indicato dal “Programma triennale regionale dei servizi di trasporto pubblico locale 2013–2015”, approvato con D.G.R. 18–6536 de l 22 ottobre 2013, gli Enti soggetti di delega, in sede di revisione dei contratti di servizio, sono invitati a ridiscutere i corrispettivi chilometri dei servizi contrattualizzati in misura congrua rispetto all’eventuale eccedenza dei maggiori introiti tariffari generati per effetto del citato adeguamento tariffario rispetto alla somma di interessi moratori e minori trasferimenti conseguenti all’accettazione dell’adeguamento inflattivo nei limiti dell’inflazione programmata nazionale.

Da questo si evince che la quota capitale tagliata nei trasferimenti dalla regione alla provincia per il TPL, motivazione per la soppressione dei trasporti del sabato, viene compensata (verificabile con conti approssimativi) dall'aumento delle tariffe già, per altro, in atto a partire dal 1° dicembre 2013.

Per questi motivi appare ingiustificato il taglio alle linee scolastiche del sabato così come prospettato dall'ente provinciale.

Il Comitato genitori per la scuola

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