Attualità - 24 luglio 2014, 21:47

Piumatti: "Le zone a burocrazia zero? Non facciano la fine degli altri strumenti passati che avrebbero dovuto semplificare e non l'han fatto"

Il Patron di Bra Servizi e di Confapi: "Importante, e lo dico senza campanilismi che almeno una di queste aree agevolate sia individuata in Granda, dove più accelerata che altrove è stata l'impennata dei livelli di disoccupazione"

Zone a burocrazia zero? Pronti a collaborare, ma siano un volàno di sviluppo e di crescita anche per le altre aree del Piemonte non direttamente interessate da questo beneficio. Soprattutto - è il monito di Giuseppe Piumatti, leader di Bra Servizi e di Confapi Piemonte - "non si ripeta all'atto pratico lo stesso errore commesso a suo tempo con gli sportelli unici delle attività produttive presso i Comuni, che avrebbero dovuto unificare gli adempimenti richiesti dalla molteplicità degli enti con cui ogni impresa deve quotidianamente interfacciarsi. Come sia poi andata, è circostanza nota, e lo sportello ha finito con l'aggiungersi nei fatti agli uffici già esistenti". Piumatti esorta pertanto l'Amministrazione regionale a promuovere, accanto alle zone sperimentali a burocrazia zero, la piena attuazione degli strumenti semplificativi da sempre incompiuti, "dagli sportelli unici che devono diventare gli unici sportelli interlocutori delle Pmi a tutte quelle disposizioni che dovrebbero assicurare tempi certi di risposta a imprese e cittadini. Solo in un simile contesto le zone a burocrazia zero, di cui almeno una da individuare nel Cuneese, hanno un senso".

cs