Attualità - 08 settembre 2014, 07:46

Pascoli, cani da difesa e lupi: un problema da discutere senza pregiudizi

Un lettore: "I pastori dovrebbero ricevere contributi in cambio della salvaguardia dell'ambiente montano che sta rapidamente degradando"

Buongiorno, prendendo spunto dal problema pascoli alpini-territorio-lupi-ecc... penso che per mantenere il territorio montano come lo conosciamo o lo abbiamo conosciuto i pochi margari e pastori che effettivamente portano mandrie-greggi all'alpeggio e che si impegnano a mantenere  tali sentieri e pascoli come nella tradizione delle nostre valli non soltanto non dovrebbero pagare affitti a Comuni o Enti montani ma anzi dovrebbero ricevere contributi  in cambio della salvaguardia dell'ambiente montano che sta rapidamente degradando.

Ormai la media montagna  è completamente diventata una selva e se si continua così tra pochissimi anni sarà tutto diverso anche a quote più alte...se questo sia meglio o peggio è da discutere ma è un problema che va affrontato. 

Per fare un esempio,  alcune decine di anni fa si poteva scendere con gli sci da Monte Croce  fino a Beduga, ora degli ampi pascoli e praterie del Buschin rimane una piccola radura che si riduce di anno in anno. Venti anni fa non esistevano cervi o caprioli o lupi che ora si incontrano facilmente, segno evidente delle mutate condizioni. Peggio? Meglio? Se ne può discutere senza pregiudizi?

 S.V.