Importante risultato per il Consorzio della chiocciola di Borgo e valli, frutto di un’attività di promozione volta a far conoscere e apprezzare la chiocciola di Borgo a consumatori competenti e attenti alla qualità. Con questo obiettivo il Consorzio ha nel corso degli ultimo anni realizzato eventi gastronomici anche molto al di fuori del nostro territorio in ristoranti di indiscusso prestigio (Café de Paris di Montecarlo, Eataly di Torino, Maroit di Milano…).
E’ ormai noto che le piccole produzioni di territori marginali incontrano più difficoltà a conquistare i mercati, a proporsi alla ristorazione di alto livello e a far riconoscere le proprie peculiarità. L’essere riusciti ad approdare alla “corte” di un ristorante così prestigioso e ricco di storia qual’è il Cambio costituisce per noi un gran risultato, ottenuto con una costante attività di miglioramento della nostra chiocciola partendo già da una materia prima di indiscussa qualità. Il risultato più importante è tuttavia costituito dalla scoperta o dalla riscoperta da parte dell’alta cucina dei prodotti di nicchia dei nostri territori anche quelli meno conosciuti, la chiocciola cibo un tempo destinato alla cucina povera ha dimostrato di poter entrare a pieno titolo nei menù di ristoranti prestigiosi attenti alla tradizione e al territorio.
I risultati importanti si ottengono anche facendo scelte coraggiose e a volte contro corrente, una di queste è stata quella di inserire nei nostri eventi promozionali altre tipicità del nostro territorio con particolare attenzione ai presidi e alle Comunità del cibo dello Slow Food, riconoscimento ottenuta anche dalla nostra chiocciola, è questa la strada che riteniamo utile per una efficace promozione turistica. I positivi risultati raggiunti costituiscono un importante stimolo alla nostra attività e ci rendono più consapevoli della bontà del progetto che stiamo portando avanti. Anche nel settore della produzione stiamo riscontrando un notevole interesse da parte di numerosi elicicoltori i quali hanno apprezzato un modello di allevamento realistico e attento a creare una prospettiva concreta di guadagno senza alimentare facili ottimismi.
Questo interesse è andato oltre le nostre vallate alpine spingendosi anche nelle zone di pianura, si sono infatti associati al Consorzio elicicoltori che avevano intrapreso con scarsi risultati un allevamento a ciclo biologico completo con specie non autoctone, il progetto ha interessato anche due elicicoltori trentini.
Sull’onda di questi traguardi continua la nostra attività promozionale, martedì 20 c’è stata una serata molto partecipata e apprezzata al ristorante “Nuova Barra di Ferro” di Borgo, recentemente aperto dal nostro associato Martinengo Jean Paul, mercoledì 11 febbraio ci sarà l’ormai tradizionale appuntamento di Pollenzo nella prestigiosa sede dello Slow Food, per concludere con le due serate a Madonna di Campiglio il 24 e il 25 febbraio. Questi ultimi due appuntamenti sono il frutto di un rapporto di collaborazione con il nuovo associato trentino Giulio Biasizzo il quale cerca di riproporre il nostro modello basato sulla filiera corta, produzioni e utilizzo nella ristorazione locale, modello già applicato quest’anno con l’allevamento dell’Helix pomatia nel suo agriturismo e l’utilizzo principalmente nei suoi due ristoranti. A questo punto non mi resta che invitare i buongustai a partecipare alle nostre iniziative, nelle quali esperti e produttori intrattengono i commensali con informazioni, notizie curiose e giudizi sui nostri eccellenti prodotto e sulla capacità dei cuochi del Consorzio di trasformarli in piatti gustosi e prelibati.
Il Presidente Guido Giordana