“Un delizioso esordio italiano, una delicata e piccola storia che ha un potenziale dal forte respiro internazionale, soprattutto se segnalato al pubblico che ha nostalgia dei primi e divertenti film di Woody Allen. Raffinatezze tecniche impressionanti per un film dal piccolo budget”.
Questa lusinghiera recensione griffata “The Hollywood Reporter” non lascia spazio a eventuali perplessità: “The Repairman” ha tutte le carte in regola per sbancare i botteghini delle sale cinematografiche di tutta Italia, come dimostra la pioggia di consensi ricevuta in occasione delle numerose rassegne internazionali a cui ha preso parte (“31° Torino Film Festival”, “Raindance Film Festival” e “Shanghai Film Festival”).
Non inganni, però, il titolo dal sapore anglosassone: pur ricalcando i tratti tipici della commedia all’inglese, infatti, si tratta di un lungometraggio italiano, anzi, “made in Granda”.
Le riprese sono state effettuate tutte nel Cuneese, con particolare attenzione alle città di Mondovì, Carrù, Trinità e alle Langhe, da sempre fonte d’ispirazione di celebri autori del panorama letterario italiano. Ieri, nella conferenza stampa di presentazione a Mondovì, il sindaco Stefano Viglione ha voluto sottolineare il carattere locale del film: “Quest’opera affonda le proprie radici nel nostro mondo, con particolare attenzione al Monregalese, e non mi riferisco soltanto all’ambientazione scelta: infatti, due attori del cast, Elena Griseri e Fabio Marchisio, sono originari del nostro territorio, così come lo scrittore Francesco Scarrone, che ha curato la sceneggiatura con Paolo Mitton. Un motivo d’orgoglio a cui si unisce la speranza che questo prodotto possa avere il riscontro che si merita”.
Il regista Paolo Mitton, che nella sua carriera si è occupato del montaggio e degli effetti speciali di alcuni film cha hanno segnato la storia recente del cinema (“Troy”, “Harry Potter”, “La fabbrica di cioccolato”), ha spiegato che la stesura della sceneggiatura (scritta due volte) è durata più di un anno, concetto ribadito da Francesco Scarrone: “Abbiamo cercato di dare una rotondità a tutti i personaggi, facendoli parlare nello stesso modo in cui si parla nella vita di tutti i giorni, per offrire al pubblico uno spaccato reale della quotidianità”.
Il protagonista di “The Repairman” è Scanio Libertetti, un ingegnere mancato che si guadagna da vivere riparando macchine da caffè interpretato da Daniele Savoca, che ha illustrato le analogie che lo legano al suo personaggio: “Personalmente sono attratto da qualsiasi cosa danneggiata che presenti ancora qualità produttive, proprio come accade a Scanio. A mio parere, per un attore è fondamentale avere un contatto con qualcosa che è reale, che ti consenta di essere duttile con gli oggetti di scena. Tuttavia, la cosa che amo di più del mio personaggio è il suo modo di agire, paragonabile a quello di un bambino: non si fa condizionare dai tempi del mondo esterno, ma segue i suoi ritmi naturali.
Questo lo porterà a essere criticato aspramente, ma gli permetterà anche di ostentare efficienza e professionalità sul piano lavorativo”. Filippo Margiaria, fondatore insieme a Paolo Giangrasso della casa di produzione cinematografica “Aidìa Productions”, ha spostato l’attenzione sul segreto della riuscita di questo film: “Come abbiamo dichiarato mercoledì in conferenza stampa a Roma, siamo diventati amici perché tutti abbiamo amato sin dall’inizio questo progetto; è come se avessimo adottato un bambino e questo ci avesse amalgamato, aiutandoci a formare una grande famiglia”.
Sostanzialmente concorde Fabio Marchisio, attore originario di Tetti Casotto, borgata di San Michele Mondovì: “Il lavoro corale è stato determinante: abbiamo supportato un’idea di base traslandola in un’operazione cinematografica di difficile realizzazione, almeno in Italia. Sono molto felice di essere tornato nei luoghi che hanno dato i natali a me e a mio padre”.
Al termine del vernissage, che ha avuto luogo nella sala conferenze del comune di Mondovì, sono state annunciate le date delle prossime uscite di “The Repairman”, che oggi e domani sarà proiettato alle 20 al cinema “Fratelli Marx” di Torino, mentre domenica sera, alle 21, sbarcherà al cinema teatro “I Portici” di Fossano. Dal 26 febbraio, inoltre, la pellicola sarà distribuita in tutta Italia (Bologna, Roma, Perugia, Milano, Firenze e Padova) e intorno al 12 marzo verrà proiettata al cinema teatro “Baretti” di Mondovì. Infine, una curiosità: nei prossimi giorni sarà disponibile un’applicazione digitale strettamente connessa al film e realizzata con l’ausilio della Banca Alpi Marittime.
La “Apple” sta infatti per approvare il rilascio del “Misurometro”, uno strumento utilizzato dal protagonista del lungometraggio per valutare i campi elettromagnetici.