Egregio Direttore,
rientrata ad Alba dopo la pausa pasquale, sono rimasta colpita – come tanti - da un cartellone pubblicitario incombente che, reclamizzando un’auto, utilizza una frase pesante e offensiva per tutte le donne.
L’allusione è chiarissima, non richiede cioè particolare fantasia.
Il problema non è ovviamente mio personale, non si tratta della mia sensibilità o di quelle di chi, in questi giorni, si è lamentato, ma di un messaggio – brutto e fuorviante – che purtroppo arriva diretto alle giovani generazioni; direi perfino due messaggi completamente sbagliati e diseducativi: in primo luogo che tutto si possa avere, basta pagare; in secondo luogo che le donne in particolare si possano comprare.
Scrivo allora per ribadire che le persone (donne e uomini) non si comprano che cioè, al di là di frasi fatte e detti popolari, non tutti hanno un prezzo.
Ricordo, per questo, il lavoro che era stato fatto, durante la scorsa consiliatura proprio sui temi della pubblicità e dell’uso dell’immagine femminile: dalla mozione che presentai all’inizio del mandato, anche su richiesta dell’Udi, e che fu approvata all’unanimità in Consiglio comunale per vietare questo genere di cartelloni pubblicitari, sino alla serata organizzata come Ufficio di Presidenza e in collaborazione con la Consulta Pari Opportunità al Teatro sociale dal titolo: “Il corpo delle donne; lo scopo: dire basta a certi messaggi".
Anche in nome di questo percorso, condiviso da tutti, son certa che a brevissimo si interverrà sulla pubblicità in questione: l’amico e consigliere Bonardi si è già attivato per accelerare la rimozione del cartellone - trovando ovviamente il consenso di tutti - e, anche per la sollecitudine, lo ringrazio pubblicamente.
Grazie per l'attenzione,
Marta Giovannini – Direzione Nazionale PD