Attualità - 10 aprile 2015, 11:30

La versione dell'Onorevole Gribaudo sui numerosi scioperi nel cuneese

"E' compito di tutti noi continuare a sostenere queste azioni, con l'obiettivo di difendere il lavoro"

Egregio Direttore,

alcuni segnali nazionali più incoraggianti rispetto al passato, non ci distraggono da una situazione economica ed occupazionale che, sui territori, spesso mostra ancora i duri tratti della Crisi.

Anche nella provincia di Cuneo, ora più che mai, serve un impegno deciso e congiunto per fare fronte alle diverse difficoltà aziendali e per dare risposte ai lavoratori. Servono pertanto azioni tempestive e congiunte. E soprattutto serve coordinare i vari attori locali, regionali e nazionali, affinché gli interventi risultino non spot isolati, ma interventi davvero efficaci.

Da settimane, i 21 lavoratori della Mercatone Uno di Genola, vivono con grande preoccupazione le possibili chiusure di molti punti vendita (79 di cui 12 in Piemonte), in conseguenza del concordato preventivo, insieme ai quasi quattromila colleghi in tutta Italia.

Come parlamentari di diversi territori pertanto, sia alla Camera che al Senato, ci eravamo subito attivati nei confronti del MiSE e ieri è arrivata la firma del Ministro Guidi sull’ammissione dell’azienda alla amministrazione straordinaria e sono stati nominati i tre commissari straordinari. In tal modo l’azienda, dopo la dimissione dei vertici, non fallirà e ogni procedura concorsuale aperta con il Tribunale verrà superata per effetto della cosiddetta “legge Marzano” (già impiegata in casi come l’Ilva di Taranto).

L’impresa, nei progetti, dovrebbe così essere riportata mediante un piano di ristrutturazione alle condizioni di sostenibilità aziendale, con una offerta che si annuncia entro fine aprile.

Obiettivo quello che i centri possano restare aperti mantenendo i posti di lavoro. Noi continueremo a monitorare da vicino l’evoluzione di questa situazione, non come una somma di situazioni singole, ma come questione nazionale che in tal modo può e deve essere affrontata al meglio.Come deputati cuneesi, stiamo mettendo la medesima condivisione ed impegno sul caso della Burgo di Verzuolo.

Anche alla Camera abbiamo depositato una interrogazione al Governo, affinchè vengano messi in campo gli strumenti più adeguati per tutelare i livelli occupazionali e si possa arrivare in tempi brevi ai chiarimenti che aspettano i 46 lavoratori coinvolti, le loro famiglie e l’intera area saluzzese. Qualche notizia confortante, arriva invece dall’Alstom di Savigliano dove, dopo mesi di preoccupazione e l’impegno di molti a vari livelli, si è giunti ad un accordo per cui le organizzazioni sindacali hanno espresso soddisfazione.

Ma soprattutto dove, come anche da Voi riportato, in aggiunta ai 90 treni regionali “Jazz” già commissionati, ne arriveranno in produzione altri 15. Piccoli passi. Ma che, grazie in particolare agli assessore Balocco e al Presidente Chiamparino, anche nel suo ruolo di Presidente delle Regioni, stanno facendo segnare un importante avanzamento della situazione.

Sapendo che serve un ragionamento di lungo periodo su come ordinare la domanda e l’offerta di materiale ferroviario non solo a livello regionale ma - anche qui - nazionale, cercando di favorire il lavoro di qualità svolto in Italia.

Ora è compito e dovere di tutti noi e degli attori locali continuare sostenere queste azioni, con l’obiettivo di difendere il lavoro e valorizzare le grandi competenze che anche il nostro territorio, in vari settori, esprime e che non deve perdere.

Grazie per l'attenzione,

On. Chiara Gribaudo