I Piccoli Comuni pronti a mobilitarsi in occasione del 2 giugno

Ormai “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie” (Ungaretti): è questa la triste, tristissima realtà in cui i Piccoli Comuni d'Italia sono costretti a barcamenarsi da qualche tempo a causa delle varie riforme in atto.

Ed è per questo che il 2 giugno, scatterà una mobilitazione nazionale. I cittadini residenti nei Piccoli Comuni sembrano non ricevere, dall’esterno, messaggi corretti, quindi devono essere informati e devono poter avere il diritto di esprimersi sull’evoluzione normativa in atto.

Le iniziative di protesta che l’ANPCI intraprenderà, sono inizialmente tre:

- Per il 2 giugno, Festa della Repubblica, ogni Sindaco dovrà provvedere ad inviare ai suoi cittadini una lettera che evidenzi lo stato di fatto chiedendo ad ognuno di esprimere il proprio sostegno alla protesta

- Lo stesso giorno, 2 giugno 2015, i Sindaci sono invitati a ritrovarsi con la FASCIA TRICOLORE, anche solo in delegazione, dalle ore 11 alle ore 13.30 davanti alle rispettive Prefetture per consegnare al Prefetto la chiave dei loro municipi e copia della lettera inviata ai cittadini

- Dal canto suo, la Presidente A.N.P.C.I., Franca Biglio, solleciterà la richiesta di incontro urgente con il Presidente del Consiglio

In caso di una ennesima mancata risposta, Franca Biglio fa sapere che "sarà assolutamente indispensabile organizzare una imponente manifestazione di protesta a Roma con sit-in permanente, a turno. Alla manifestazione, che potrebbe essere l’ultima della storia per Piccoli Comuni, dovranno partecipare Sindaci, Amministratori, Dipendenti e Segretari comunali, titolari delle piccole-medie imprese, anche loro in agonia, cittadini e tutti coloro che vogliono difendere il diritto al lavoro, alla salute, ad una vita dignitosa potendo usufruire dei servizi minimi indispensabili, sottoposti a continui tagli e ridimensionamenti, che vogliono difendere le loro radici e la nostra storia millenaria".