Nel 2013 scrivemmo che l’aggressione patita davanti ai cancelli dell’ITT di Barge presso la quale la donna di nazionalità argentina lavorava, avvenuta nel momento in cui questa stava entrando per effettuare il turno di notte, fosse frutto della sua fantasia. Ipotizzammo che la donna – che lamentava piccole ferite di arma da taglio al collo, ad un braccio e in altre parti del corpo – si fosse inventata di sana pianta tutto l’accaduto con lo scopo di far ricadere le colpe dell’aggressione su un “qualcuno” a lei ben noto.
L'attendibilità della fonte non fu confermata e compiemmo un errore. La donna, in effetti, era stata davvero aggredita.
Le nostre righe le hanno ingiustamente causato quantomeno un danno d’immagine di cui ci rammarichiamo e del quale ci scusiamo pubblicamente con la diretta interessata.