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Agricoltura | 03 settembre 2015, 15:17

Coldiretti: nuove tecnologie in orticoltura

Dopo anni di esperienza, anche in Italia si sta scoprendo la grande efficacia dell'ozono applicato all'agricoltura

Coldiretti: nuove tecnologie in orticoltura

Dopo anni di esperienza, anche in Italia si sta scoprendo la grande efficacia dell'ozono applicato all'agricoltura e a molti altri settori. Simone Marchisio, tecnico orticolo dell’Agenzia 4A Coldiretti Cuneo: “Nelle attività istituzionali dell’Agenzia, l’ozono rappresenta una ricerca innovativa che serve soprattutto ad abbattere l’utilizzo dei fitofarmaci con notevole miglioramento delle produzioni, nel rispetto dell’ambiente”.

L'ozono è un gas presente in natura, che viene prodotto in presenza di scariche elettriche o a contatto con raggi ultravioletti di una determinata lunghezza d'onda.

Parte dell'ossigeno presente nell'aria viene scomposto e ricomposto in ossigeno arricchito, ozono appunto. Questo elemento può essere utilizzato allo stato gassoso oppure disciolto in acqua, entro certi limiti e con precise modalità. L'ozono è un potente ossidante e questa sua caratteristica lo rende un energico disinfettante, antibatterico, antivirale, antimicotico, antiparassitario, antispora, antiacaro, etc. Dopo poco tempo, si trasforma nuovamente in ossigeno senza rilasciare derivati inquinanti. All'estero queste sue peculiarità sono sfruttate da anni per il trattamento in serra, nella coltivazione fuori suolo, nella disinfezione del terreno prima della coltivazione e durante la crescita del prodotto, per l’eliminazione dei parassiti e nell'immagazzinamento post-raccolta per allungare la vita qualitativa dei prodotti e nella conservazione all'interno di celle frigorifere.

Coldiretti, insieme a Protea, ha realizzato molti test applicativi della durata di molti mesi nei seguenti settori: Caseifici per la disinfezione degli ambienti ed apparati di lavoro e delle acque di processo. In alcuni caseifici l'intervento è stato rivolto alla eliminazione degli acari nelle sale di maturazione e alla eliminazione/riduzione dell'ammonio che si sviluppa durante tale fase. Sono stati raggiunti ottimi risultati, tra cui il miglioramento qualitativo del prodotto e delle condizioni di lavoro degli operai, oltreché alla sensibile riduzione dei costi

Coltivazione di fragole fuori suolo. Con la nebulizzazione di acqua ozonizzata si è ridotta drasticamente la presenza di parassiti infestanti. Inoltre, è stato irrorato il substrato di coltura con acqua ozonizzata per il rinvigorimento della pianta e l'aumento della produttività. Il tutto senza usare prodotti inquinanti e dannosi per l'uomo e per l'ambiente.


Conservazione delle fragole in cella nel periodo successivo alla raccolta. Si è avuta la conferma di quanto indicato dai trattati in merito, vale a dire l'allungamento della shelf life fino al 30-50%.

Queste sono solo alcune delle sperimentazioni condotte, che confermano gli eccellenti risultati di quanto in atto da anni in campo internazionale per ottenere qualità e conservabilità ad un costo estremamente contenuto, soprattutto senza inquinamento. Questa tecnologia era nota sin dall'Ottocento ma la limitazione era dovuta alle dimensioni degli apparati. Nel dopoguerra, grazie allo sviluppo dell'elettronica, questi problemi sono stati superati e, nei prossimi anni, assisteremo sicuramente a un notevole sviluppo di questa tecnologia dagli innumerevoli vantaggi.

Conclude il coordinatore dei tecnici Agenzia 4A, Aldo Brustolon:“Stiamo realizzando altre sperimentazioni, nelle stalle, nei macelli e nelle sale di mungitura, nel campo enologico e nel settore dell’acquacoltura. I primi risultati sono estremamente favorevoli all'impiego di questa tecnologia”.

 

 

c.s.

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