Buon giorno Direttore,
la presente per segnalare, da cacciatore nonché amante della natura (le due cose non sono assolutamente in contraddizione, come un certo animal-ambientalismo salottiero vorrebbe invece farci credere) che sono assolutamente in disaccordo con la scelta effettuata da chi ha impaginato l’articolo seguente: http://www.targatocn.it/2015/10/13/sommario/saluzzese/leggi-notizia/argomenti/agricoltura/articolo/cuneo-in-provincia-la-mostra-che-denuncia-il-bracconaggio-video.html.
Questo perché l’immagine del cacciatore intento a sparare associata ad una mostra che parla di bracconaggio, pratica spesso e volentieri effettuata nemmeno con l’utilizzo delle armi bensì con quello di trappole di svariata natura (come si evince dallo stesso video allegato all’articolo), contribuisce innegabilmente ad avallare l’equazione “cacciatore=bracconiere”, sostenuta sempre dal suddetto mondo animal-ambientalista che per partito preso è avverso alla pratica venatoria.
La caccia, giova ricordarlo ancora una volta, in Italia come nel resto d’Europa è regolamentata da normative precise e stringenti (a volte financo assurde, come nel caso del Piemonte, ma questo è un altro discorso). Il bracconaggio, invece, è una pratica completamente illegale che nulla ha a che vedere con l’attività venatoria propriamente intesa, così come non ha nulla a che vedere con il tifoso civile l’ultrà che si macchia di reati, o non c’entrano nulla coi guidatori rispettosi del Codice i pirati della strada e via di questo passo.
Certo che vorrà concedere spazio a questa mia, ringrazio per l’attenzione e saluto cordialmente.
Marco Forno – Revello (CN)