Non è stata una rievocazione storica, ma una vendemmia vera e propria quella che si è svolta oltre il muretto della Castiglia e quello di via Santa Chiara. Un rito live, che si è ripetuto anche quest’anno, tra i filari allineati vista Monviso, nella vigna delle Clarisse, storica, fascinosa e soleggiata tenuta, nel borgo antico.
Per far rivivere la vigna, seguendo la storia colturale del luogo, un gruppo di amici saluzzesi appassionati di vino e dell’arte di farlo, ha creato la società Santa Chiara, dal nome della via che conduceva all’antico Monastero e ha piantato 500 viti di varietà tipiche: 80 per cento di pinot nero, il restante 20 di chardonnay.
L’annata 2015 “un’ottima annata qualitativamente, ci ha dato una raccolta 800 kg di uva, 300 in meno dello scorso anno – racconta Luigi Fassino - perché la tenuta, come Saluzzo, una quindicina di giorni prima della vendemmia, è stata al centro di una grandinata, che ha danneggiato parte della produzione.
810 bottiglie lo scorso anno. "Il nostro desiderio è produrre uno spumante con metodo classico, o champenoise, che consiste nell'indurre la rifermentazione in bottiglia dei vini attraverso lieviti selezionati Ora siamo in attesa della sboccatura i primi mesi del 2016. Poi stapperemo il nostro primo “bollicine".
Vendemmia in città e vendemmia fuori porta. Si è svolta una settimana fa, a pochi chilometri da Saluzzo, a Brondello nella vigna Bric Aut di Santo Alfonzo, direttore Spresal, dove un gruppo di amici, che segna ogni anno in agenda l’appuntamento tra “gli irrinunciabili”, si è ritrovato per raccogliere i grappoli d’uva, da vignaioli esperti.
Chatus o vitigno Nebbiolo di Dronero, il vino prodotto qui. Nella lista speciale degli appassionati del nettare di Bacco, che raccoglie sempre più “vip enologi”, dal mondo dello spettacolo, a quello dello sport e della moda, Santo Alfonzo è entrato una quindicina di anni, fa acquistando la vigna che poi ha modificato, impiantando l’antico vitigno . “Oltre 700 piante da cui ricavo 500 / 600 bottiglie di Chatus di Bric Aut. Una produzione per gli amici, non in vendita- sottolinea.
Anche quest’anno è stata festa della vendemmia con i classici rituali, la raccolta, lo scambio di battute e il momento di allegra convivialità sotto la " tòpia", con contaminazioni gastronomiche da varie regioni italiane dalle specialità piemontesi a quelle siciliane offerte dal padrone di casa, cannoli compresi.