La sfida della “teoria gender” dopo l’incontro-dibattito di Bra

Dopo aver partecipato all’incontro-dibattito “Ideologia del gender: origini e ricadute su famiglia, scuola e società”, tenutosi a Bra presso il Centro Arpino, il 10 dicembre scorso, Fratelli d’Italia-AN e Lega Nord ribadiscono il loro comune impegno ed il loro sostegno alla famiglia ed alla libera educazione dei figli, condividendo la crescente preoccupazione di genitori ed associazioni di fronte al dilagare, spesso negato e censurato, di tale ideologia in numerose scuole italiane.

Vigileremo ed interverremo per quanto possibile anche sul nostro territorio perché attraverso attività e progetti rivolti ai più piccoli non si insinuino, soprattutto all’insaputa dei genitori, visioni discutibili e confuse della famiglia e della sessualità che mirino a sfumare ed a negare, spesso con argomentazioni pseudo-scientifiche, le identità naturali di “maschio” e “femmina”. Tale tentativo, che vorrebbe eliminare culturalmente le differenze tra “uomo” e “donna” e sostituire i modelli comportamentali tradizionali con riferimenti più ambigui, rischia soltanto di creare la  confusione e disorientamento nei bambini, minando di fatto il senso stesso dell’educazione e le nostre più profonde radici culturali.

Non si combatte di certo la discriminazione sostituendo “mamma” e “papa” con “genitore 1 e 2” o considerando l’”uomo” e la “donna” come semplici retaggi culturali o, ancora, sostituendo le fiabe con “principi e principesse” con favole e filastrocche sulle “famiglie arcobaleno”. Riteniamo che inculcare tale ideologia nelle menti dei nostri figli non sia compito del Ministero dell’Istruzione e soprattutto riteniamo che non debba essere finanziato con i soldi dei cittadini.

Paola Valvo - Fratelli d’Italia AN e Federico Gregorio - Lega Nord