Superficie aumentata e un completo rinnovamento dell’edificio che non può più in alcun modo essere definito capannone.
Il nuovo look di casa Maina è stato curato dall’architetto cuneese Gianni Arnaudo, considerato uno dei maggiori esponenti del panorama artistico a livello internazionale e guro del pop-design, che ha voluto utilizzare la simbologia di “un nastro rosso che unisce oriente ed occidente e che è simbolo di gioia. Come la gioia che si prova scartando un pacco con un nastro rosso, e il prodotto di Maina è legato a momenti di gioia”.
Azienda che sa di famiglia, la Maina, nella quale operano i figli dei fondatori che hanno fatto crescere la produzione per i primi cinquant’anni.
Il mercato sta rispondendo molto bene alle scelte di Maina che ha anche realizzato un nuovo laboratorio analisi dove si svolgono controlli di qualità e sensoriali per arrivare ad avere il miglior prodotto possibile. La maggiore cultura del consumatore nei suoi acquisti sta premiando la fedeltà dell’azienda alle materie prime genuine e a quella che è stata un’industrializzazione non forzata di un processo artigianale. La stagione dei panettoni del 2015 sta prospettando numeri oltremodo positivi.
Il video di Autorivari