“Vorrei riuscire a realizzare per la nostra città un grande piano regolatore del sociale che disegni i bisogni, le necessità e anche le risposte in questo settore, per i prossimi dieci anni almeno”.
Lo ha annunciato il Sindaco di Alba Maurizio Marello intervenendo al convegno “Dopo di noi” organizzato dalla Fondazione “Emmaus per il territorio onlus”, lunedì 11 aprile nella sala multimediale dell’Asl CN2 in via Vida. “Ne sto parlando da qualche tempo con il direttore del Consorzio Socio Assistenziale Alba Langhe Roero Marco Bertoluzzo e presto ne parleremo anche con voi in un lavoro d’insieme per gli stati generali del sociale – ha spiegato Maurizio Marello - Un lavoro di studio che ci porterà via un po’ di mesi, da iniziare quest’anno dove inquadrare tutte le tematiche riguardanti lo stare insieme in una comunità come la nostra che ha l’ambizione di non perdere nessuno per strada trovando un passo che sia sostenibile per tutti. Se riusciremo a disegnarci il futuro potremo rendere un servizio importante a chi deve ricevere questi servizi. Il clima generale ci deve indurre a recuperare un clima di solidarietà ed umanità che spesso i nostri problemi, le nostre preoccupazioni, la crisi, ci portano a mettere in secondo piano rispetto alle necessità anche legittime e personali di ciascuno. Quindi, confrontarci su questi temi significa anche aiutare noi stessi a sentirci maggiormente parte della comunità ed a mettere in gioco le nostre responsabilità che voi come cooperativa “Progetto Emmaus” avete esercitato per Alba in maniera assolutamente importante. Grazie”.
“Colgo con piacere l'idea di un piano regolatore del sociale in cui chiederei di includerci come Diocesi - ha risposto il neo Vescovo Monsignor Marco Brunetti - A noi stanno a cuore le persone. Queste persone sono uno di noi e questo rende più facile trovare le soluzioni più adatte a loro”.
L’incontro coordinato da Augusto Dalmasso è iniziato con l’intervento di Armando Bianco Presidente della Fondazione “Emmaus per il territorio onlus”.
“Una civiltà vera - ha affermato Armando Bianco - è quella che si preoccupa di dare ad ogni cittadino un posto privilegiando chi è più fragile e più bisognoso di aiuto. Negli anni '60 ad Alba nasce un gruppo che decide di mettere in piedi strutture per dare risposte adeguate a famiglie con handicappati. Abbiamo inventato la cooperativa “Insieme”, la comunità terapeutica psichiatrica, la casa Maria Rosa e la comunità progetto Emmaus. Sono avventure considerate durante il noi. Per il dopo di noi nel 2013 è nata la Fondazione “Emmaus per il territorio” una realtà formata da 9 persone che hanno messo di tasca propria il capitale sociale e che ha bisogno del sostegno di un ente pubblico e di operatori capaci”.
Durante la prima parte del convegno sono anche intervenuti il Direttore Generale dell’Asl CN2 Francesco Morabito ed il Presidente del Consorzio Socio Assistenziale Alba Langhe Roero Giuseppe Cencio.