In quasi tutte le culture esistono barzellette sui cosiddetti " matti" e sui medici psichiatri, psicologi o neurologi. Ė ormai da qualche anno che si sta diffondendo l' uso dell' ironia, della risata e dei paragoni simpatici come metodo terapeutico, aprendo a nuovi canali di esperienza e comunicazione.
Molti studiosi, in primo Bernahard Trenkle ( che ha scritto ben tre volumi di barzellette e satira che possono essere utilizzate come umor terapeutico) con semplici aneddoti, si mettono a nudo tanti comportamentismi umani, spiegando "cose " difficili in termini più comuni e quotidiani, vicini alle persone.
Cosa ė pericoloso per uno psicologo? Prendersi troppo sul serio. La serietà ė una delle caratteristiche che identifica le professioni che aiutano le persone. Ė ovviamente importante e di assoluta necessità mantenere un comportamento attento alle esigenze e alla sofferenza, ma anche saper sdrammatizzare e dare una visione positiva e propositiva della vita.
Anche i momenti peggiori, i vicoli ciechi che si possono incontrare nella vita e le grandi disperazioni sono esenti dalla contaminazione comica, nel giusto modo e nella giusta quantità.
La risata è uno strumento che fa sentire “reali”, che sa dare alla dinamica del colloquio, soprattutto in alcuni momenti visibilmente di disagio ed imbarazzo per il paziente (e non di meno per lo psicologo), o in quelli più dolorosi e difficili da condividere, l’idea che “possiamo riderci su”, che possiamo alleggerirli, che ci possiamo avvicinare ad essi sollevandoci dal peso di doverci mantenere seri nel dire perché non essere seri toglie valore alle cose. La risata è la distanza più corta tra le persone, ci consente di condividere, di sentirci con l’altro sulla stessa lunghezza d’onda e può aiutare a coltivare quella famosa alleanza terapeutica che più rappresenta uno dei fattori maggiormente rilevanti di buona riuscita della terapia. L' uso della battuta e del comico in generale nel setting clinico aiuta il buon terapeuta ad apparire meno serioso fatto, questo, estremamente comune che rischia di far dimenticare che se una faccia della sofferenza umana è costituita dal dolore e da quel quid di drammaticità, l’altra parte porta con sé qualcosa di comico, che ha a che fare con tutti quegli aspetti di grandiosità ed esagerazione irrealistica che i nostri pazienti spesso attribuiscono ai significati che danno ai loro problemi.
La vita dei pazienti che guariscono, con un pochino di sorriso e humor, potrà essere un po meno triste e anonima, ma con questo non ci si deve illudere della possibilità che la barzelletta o la storiella posano risolvere tutti i problemi.
Ė forse anche grazie a comici come Woody Allen, che ha spesso utilizzato il senso dell' humor e sublimato le occasioni per ridere in pasicoterapia con moltissime battute sulla psicoanalisi senza dissacrare e dimostrando di saper dissacrare, quindi senza demolire, ma facendo entrare la battuta in seduta, accettandola.
"La psicoanalisi ė un mito tenuto in vita dall' industria dei divani" woody Allen.
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