Sanità - 15 aprile 2016, 14:13

Mondovì: lo strano caso del micronido ospedaliero

Inaugurata nel 2013, la struttura è costata 357mila euro e non è mai entrata in funzione. Il motivo? Le tariffe sono troppo elevate

Regna il silenzio più totale nel parco giochi esterno del micronido dell'ospedale di Mondovì

A vedere quegli ambienti vuoti e quei giochi inutilizzati, il cuore si gonfia di tristezza. Un asilo nido, per definizione, dovrebbe essere un luogo dove pullulano i sorrisi e le risate, dove i bambini hanno l'opportunità di apprendere divertendosi, dove l'allegria è contagiosa e dilagante. Nulla di tutto ciò, invece, accade presso il micronido aziendale dell'ospedale "Regina Montis Regalis" di Mondovì, realtà inaugurata ufficialmente il 20 giugno 2013 e che ad oggi conta zero iscritti.

Un dato di per sé paradossale, se si considera che la struttura, costata complessivamente 357mila euro, con circa il 70% della cifra erogato interamente dalla Regione Piemonte, è sorta principalmente per ospitare i figli dei dipendenti del nosocomio monregalese. Il quesito, allora, sorge spontaneo: qual è la ragione di questo trend negativo, che si protrae ormai da tre anni?

È facile dedurre come la causa di tale inutilizzo sia legata ai prezzi maggiormente accessibili offerti dal nido comunale. "È probabile che il motivo sia questo - ha asserito la Direzione Sanitaria di Presidio -, ma l'Asl non può integrare la retta. Tuttavia, l'Azienda ha richiesto un incontro alla cooperativa "Quadrifoglio" per cercare di trovare una soluzione al problema".

"Quadrifoglio" è il nome della onlus con cui lo scorso 1 gennaio si è fusa la cooperativa "Vita" di Saluggia (Vercelli), a cui in origine era stata affidata in concessione la gestione del micronido. L'accordo, attualmente in essere, ha durata quinquennale e si esaurirà il 27 maggio 2018. Il sodalizio vercellese fu scelto in sede di gara in virtù del vantaggioso rapporto qualità/prezzo, poi oggetto di una ricontrattazione migliorativa.

Sono in tutto quattro le tipologie di rette mensili applicabili (con sconto del 5% per i dipendenti dell'ospedale e dell'AMOS), la cui entità probabilmente è sufficiente per intuire il perché della totale assenza di richieste: la retta "full time" (6.30-18.30, con un massimo di 9 ore di frequenza) ammonta a 670 euro, la tariffa del part-time mattutino (430 euro, fascia oraria 6.30-13.00) è di poco superiore a quella del part-time pomeridiano (380 euro, 13.00-18.30), mentre il prezzo della retta "part time" (6.30-18.30, con un tetto massimo di 7 ore e orario da concordare) è di 580 euro.

In attesa di conoscere gli sviluppi del rendez-vous fra l'Asl Cn1 e la cooperativa, precisiamo che l'iscrizione al micronido aziendale è anche aperta ai figli dei titolari di rapporti di lavoro flessibile, ai figli dei dipendenti delle ditte che hanno in corso appalti con l'Azienda e ai figli di titolari di rapporto di lavoro autonomo convenzionato con l'Azienda. In ultimo, il servizio è rivolto ai privati cittadini in caso di disponibilità di posti.

La struttura può contenere sino a 24 bambini d'età compresa fra i 3 e i 36 mesi.

Alessandro Nidi