Nelle valli alpine del Piemonte si conserva un ingente patrimonio storico-ambientale, costituito da miniere e cave abbandonate collegate a resti di opifici e laboratori. Sono testimonianze che risalgono per lo più a età medievale o post-medievale, con indizi di età precedenti, e rientrano perciò tra i beni protetti di interesse storico-archeologico.
In alcune valli – Sessera in provincia di Biella, Viù e Susa in provincia di Torino, e Grana in provincia di Cuneo – si sono avviate ricerche interdisciplinari, all’incontro tra scienze archeologiche, storiche, naturali e geologiche.
Il programma, cofinanziato dalla Regione Piemonte, è coordinato dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia del Piemonte, con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino e con l’Associazione culturale Il Patrimonio Storico Ambientale. Una volta studiati, i siti si prestano a operazioni di valorizzazione turistico-culturale, in quanto permettono di illustrare dal vivo, in stretto rapporto con l’ambiente, tecniche e processi produttivi del passato oggi quasi dimenticati, comparando la realtà materiale riportata in luce dall’archeologia, i dati di laboratorio e i documenti storici.
Per questa ragione viene ora allestita, grazie all’ospitalità del Comune di Pradleves e alla collaborazione del Laboratorio di ricerca storica della valle Grana, una mostra documentaria che raccoglie una sintesi dei dati raccolti in un quindicennio di ricerche, proponendo un viaggio virtuale nel tempo e nello spazio, che tocca le miniere medievali di Pradleves (rame) e Usseglio (ferro), le cave di pietra ollare ugualmente medievali di Lemie e Condove, le aree archeometallurgiche dell’alta val Sessera e della media e alta val di Viù, dove i minerali di piombo, rame, argento, oro, ferro e cobalto erano trattati in complesse sequenze operative, ricostruite mediante scavi archeologici, studio dei residui di produzione e dei documenti scritti e iconografici del XVI-XVIII secolo di cui sono ricchi gli archivi storici piemontesi.
La mostra inaugurerà sabato 2 luglio alle 17; aprirà tutte le domeniche fino al 7 agosto dalle 15 alle 18, apertura infrasettimanel su richiesta al 3396363846 o all'indirizzo mail gentdepradievi@gmail.com.
Alla mostra è associata una guida che propone una serie di visite a siti e strutture di grande interesse, che illustrano un aspetto fondamentale della storia socio-economica del Piemonte.
Per i meno propensi alle escursioni in montagna è previsto un itinerario tra le vie di Torino, alla ricerca di edifici, palazzi, monumenti e documenti storici di una capitale europea sempre attenta allo sfruttamento delle risorse strategiche del suo territorio.