E’ stato prorogato sino al 16 luglio prossimo il termine entro il quale firmare nei vari municipi la proposta di legge dell’Italia dei Valori il cui testo chiede il raddoppio delle pene per la violazione del domicilio, nessun reato per chi si difende in casa propria dai ladri, nessun risarcimento per chi viene a rubare e subisce eventuali danni.
La proposta di legge prevede che le pene aumentino da 6 mesi a 1 anno, da tre a sei anni, da uno a due anni e da 5 a sette anni a seconda dei casi e dei reati commessi. Ma anche che colui che ha posto in essere una condotta illegale non può chiedere il risarcimento di qualsivoglia danno subito in occasione della sua introduzione nell’altrui proprietà privata e che “non sussiste eccesso colposo di legittima difesa quando la condotta è diretta alla salvaguardia della propria o altri incolumità o dei beni propri o altrui”.
Lo scopo dichiarato dei promotori è quello di punire più severamente la violazione del domicilio col raddoppio delle pene e per accrescere la possibilità di difesa legittima senza incorrere nell’eccesso colposo.
Qualora dovesse venire approvata, la proposta di legge stabilisce che chi si introdurrà nei privati domicili, oltre a pagare più severamente il reato commesso, non potrà trasformarsi da aggressore in vittima chiedendo il risarcimento dei danni. Per le stesse ragioni chi difende l’incolumità o i beni propri o altrui all’interno del proprio domicilio non dovrà rispondere della propria condotta, neppure a titolo di eccesso colposo in legittima difesa. L’ampliamento legislativo della tutela, volto anche ad evitare il rischio di alimentare la cultura dello sceriffo fai da te, vuole invece costituire un più forte deterrente verso i criminali.
Possono firmare tutti coloro che sono iscritti nelle liste elettorali di quel Comune, presentandosi con un documento di riconoscimento in corso di validità.