Venerdì 1 luglio, alle ore 17, presso il rifugio di Paraloup, nell’alto vallone di Rittana, vi sarà l’inaugurazione di un’iniziativa intrapresa fra tre realtà delle valli Stura e Grana, ossia Paraloup, Vanet di Demonte e Coumboscuro di Monterosso Grana.
Verrà presentato un tour escursionistico attorno al massiccio montuoso del Beccas del Mezzodì, da compiersi in tre giorni, con tappe nelle tre località sopraindicate. Il tour prevede la possibilità di attraversare quest’area, seguendo itinerari escursionistici a piedi, a cavallo e in mountain bike. Essi saranno commentati durante la presentazione, anche con la proiezione di immagini dei luoghi.
E’ stato predisposto un depliant illustrativo con le descrizioni sintetiche dei vari itinerari da Paraloup a Vanet, da Vanet a Coumboscuro, da Coumboscuro a Paraloup. Sono indicati i dislivelli in salita e discesa, i tempi stimati di percorrenza, le difficoltà (escursionistico, turistico); una cartina schematica illustra il territorio montano con i vari punti di interesse, con i nomi della varie località sia in lingua italiana, sia in lingua provenzale. Sul depliant è inoltre indicato un commento per i tre punti di appoggio e del tour escursionistico.
La proposta è partita dai giovani che risiedono in queste aree, al fine di dare il giusto rilievo alle varie prerogative locali, onde dare sviluppo, interesse al territorio, economia locale, ecc. Per fare vivere la montagna, per vivere di montagna è necessario creare economia e lavoro in loco, partendo dal territorio, facendo conoscere le caratteristiche dei vari luoghi, le attrattive e quanto la storia e la cultura ci hanno tramandato durante il corso dei secoli. Si tratta di far tastare “palmo a palmo” la zona montana, far camminare le persone al fine di calarle nella realtà locale, a due passi dalla Città di Cuneo, in un’area montana non di alta quota e pertanto fruibile in gran parte, se non addirittura, tutto l’anno, lungo percorsi adatti a tutti.
E quest’area è davvero ricca di un patrimonio importante, unico e irripetibile, sia dal punto di vista storico e culturale, sia dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, con panorami in quota davvero mozzafiato, sempre vari, come sono vari gli ambienti naturali, caratterizzati da castagneti, faggete, pinete e praterie che profumano di fiori dai colori più variopinti della primavera.
Paraloup (o En Paralouf, nell’antica parlata locale): l’importante borgata alpina, a 1361 metri di quota, fra l’autunno del 1943 e il 1944 è stata sede della prima banda partigiana di “Giustizia e Libertà”. Vi militarono in qualità di comandanti, fra gli altri, Duccio Galimberti, Dante Livio Bianco e, più tardi, Nuto Revelli. Con loro, 149 giovani e giovanissimi, 5 impiegati, 4 tra commercianti e artigiani, 3 ufficiali, 1 industriale. Uomini che avevano deciso di fare la guerra ai tedeschi, di contribuire con le armi in pugno alla liberazione dell’Italia dal fascismo.
La Fondazione Nuto Revelli vuole fare di Paraloup il luogo di una doppia memoria: quella della guerra partigiana e quella della vita contadina che si svolgeva qui prima dell’abbandono della montagna. Sono state ricostruite le case della borgata con un progetto architettonico innovativo, armonicamente inserito nel paesaggio. Si lavora a farne un luogo di memoria viva, un esempio di sviluppo sostenibile.
Paraloup è tornata a vivere perché resa nuovamente abitabile e animata da iniziative di incontro. In ogni caso si vorrebbe che in Paraloup si riconoscessero tutti coloro che abitano la montagna, o semplicemente ne percorrano i sentieri. Sentieri che sono anche sentieri della storia e della libertà.
Vanet: situata a 1023 metri di altitudine nel Comune di Demonte, la piccola borgata gode di un panorama spettacolare sulla valle Stura, all’adrech, ossia sempre al sole. La località è il punto di partenza per passeggiate e trekking a cavallo con i docili Haflinger, razza che la famiglia locale seleziona ed alleva con passione dal 1980. Vanet è anche agriturismo, offrendo piatti tipici della tradizione di montagna e pernottamento nel rifugio locale. Ogni estate essa è meta di tantissimi bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni, i quali prendono parte ai cosiddetti “campi estivi” che ruotano tutti intorno all’equitazione di montagna.
E’ un luogo ideale per passare bei momenti secondo i ritmi dei cavalli e della natura. Viene pertanto offerta la possibilità ad adulti e bambini di ogni fascia di età ed esperienza equestre, di vivere il mondo del cavallo a 360 gradi. Per perfezionare o imparare la tecnica equestre, la località è dotata di un campo nel quale hanno luogo lezioni individuali di equitazione classica ed alpina; tutte le attività sono seguite da guide equestri ambientali ENGEA certificate.
Coumboscuro: “Benvengù dins la Coumboscuro”, benvenuti in Coumboscuro. Terra provenzale, ricchissima di tradizioni, di usi, di consuetudini, di cultura, formatisi in secoli e secoli di storia. Qui vive una società davvero unica, in un vallone laterale della Valle Grana, cosparso di borgate in parte ancora abitate. Il centro è Santa Lucia (S.Lucìo in provenzale), ove è presente un interessante e ricco museo etnografico, ove sono raccolti vari oggetti, arredi ed attrezzature della montagna di un tempo. L’escolo, ossia la scuola della borgata, è una particolarità del luogo.
Coumboscuro vuol dire anche importanti incontri ed eventi annuali, quali il Roumiage di luglio e agosto, ossia “Incontro Piemonte/Provenza”; vuol dire anche Centre Prouvençal, fondato da Sergio Arneodo.
Il punto di appoggio è presso la borgata Marchion (I Marquion), a 1116 metri di quota, presso la Meìro de i Choco, un’accogliente e tipica struttura alpina provenzale. Queste tre realtà possono pertanto far gustare la montagna sotto vari aspetti, unici e di nicchia proprio per quanto sopra indicato, offrendo una miscellanea interessante di vari argomenti complementari fra di loro.
L’area montana, a cavallo fra le Valli Stura e Grana, è caratterizzata da vari percorsi escursionistici ed adatta per tutte le esigenze, dalle famiglie con bambini, ai più incalliti bikers che potranno cimentarsi su percorsi ad anello, attorno al Beccas del Mezzodì, a l’Oumbro dal Mesjourn.