- 13 luglio 2016, 06:46

La sindrome di Peter Pan

Caratterizza gli uomini che, pur avendo raggiunto la maggiore età, sono caratterizzati da una forte immaturità personale, da un comportamento infantile e dalla paura di impegnarsi

La sindrome di Peter Pan è una condizione psicologica non classificata come disturbo mentale, ma rientra nei disturbi da immaturità psicoaffettiva. Come il personaggio della fiaba che si rifiutava di crescere, chi è affetto da questa sindrome, anche se è già adulto, in molte situazioni della vita tende ad assumere degli atteggiamenti da bambino o da adolescente.

La sindrome di Peter Pan è un disturbo che può provocare disagi e sofferenze,sia a chi ne soffre, sia a chi sta vicino a Peter Pan. La persona affetta da questa sindrome è solitamente molto intelligente, brillante, affascinante, ben inserita nel lavoro, ma totalmente incapace di amare e di coltivare relazioni profonde ed autentiche.

Il Peter Pan socializza molto bene, ma non si sa relazionare affatto. Di solito, interagendo con gli altri cerca di primeggiare o di stare al centro dell'attenzione. E' in grado di vivere intense passioni sessuali, ma solitamente si allontana quando si prospettano relazioni serie. L'immaturità psicoaffettiva è destinata ad aggravarsi con il passare degli anni, perchè la crescita costituisce il disadattamento più grave per il Peter Pan. Infatti, alla base della sindrome, c'è un profondo rifiuto di crescere. Si tratta di una condizione naturalmente inconscia che lavora al di sotto della coscienza dell'individuo, ma che provoca grande sofferenza. Il Peter Pan, infatti, proprio come un bambino, è portato a guardare solo al lato divertente e positivo della vita, sfuggendo a quello negativo. Per non soffrire, evita. E cosa evita? Le scomodità, le responsabilità, il rischio, le relazioni amorose. Tutte cose che si affrontano per crescere.

Quando gli eventi dolorosi o negativi della vita gli si presentano inevitabilmente, solitamente presenta rabbia, frustrazione o totale rifiuto dell'evento che lo porterà a sviluppare dei sintomi fisici o psichici come cefalee, mal di stomaco, ansia, depressione, sbalzi di umore somatizzando il problema che non viene affrontato.

Il Peter Pan è vittima di uno schema errato: è come se tenesse un ruolo che appartiene al passato: si sente bimbo o figlio, anche quando dovrebbe sentirsi adulto. Di conseguenza una persona con uno schema emotivo infantile non avrà alcuna capacità di adattamento ai normali cambiamenti richiesti dalle varie fasi della vita; sarà dunque faticoso adattarsi al ruolo di marito, genitore o nonno, ad esempio, perchè lo schema emotivo che guiderà le sue azioni, i suoi comportamenti e le sue reazioni, sarà sempre quello di quando era bambino. Ecco perchè il Peter Pan si trova a suo agio solo nelle situazioni in cui può primeggiare(anche nel lavoro) o non deve assumersi alcuna responsabilità ( come relazioni sentimentali non impegnative). Impegno e responsabilità, specie nei confronti degli altri, sono vocaboli che la mente dell'immaturo patologico non è in grado di comprendere ed attuare.

Nel tentativo di evitare la sofferenza degli adulti, questa persona vivrà una sofferenza ancora più grande: il disadattamento alla vita.

 

Quali posso essere le cause?

I Peter Pan possono essere vittime di immaturità psicoaffettiva, figli di genitori deboli o depressi, che li hanno amati poco o che erano affetti da una personalità dipendente. Questo non significa che tutti gli uomini che nelle loro esperienze di vita hanno sviluppato deprivazione emotiva ed insicurezze diventeranno dei novelli Peter Pan.

La differenza con uomini caratterizzati da una maturità adeguata è correlata alle modalità con le quali sono stati affrontati e superati gli aspetti di cui si parlava sopra.

 

Come si può aiutare chi ė affetto da questo disturbo?

Per vincere i disagi provocati dalla sindrome di Peter Pan occorre una corretta psicoterapia, ma anche tanta comprensione e perdono. Il Peter Pan ha paura di crescere perchè ha paura di amare, perchè non gli è stato insegnato ad amare o perchè non è stato amato e di conseguenza, si ama poco. Chi non è in grado di amare si pone come un bimbo che cerca di ricevere, invece che di dare.

 

Ma ci sono davvero molti uomini “Peter Pan”...?

Se chiedete alle donne, sicuramente la risposta sarà affermativa, ma se chiediamo agli uomini, la risposta non sarà la stessa: in pochi si riconoscono in Peter Pan e la maggior parte degli uomini ritiene che questa percezione dell’uomo è esclusivamente un prodotto dei cambiamenti sociali e del ruolo della donna negli ultimi secoli.

 

... Ed esiste la sindrome femminile? Si, denominata "Principessa Pan" dalla sindrome omonima, è caratterizzata dai medesimi tratti, ma ė meno comune.

 

Essere Peter Pan significa cercare di rimanere ancorato alla fase infantile e non avere la necessaria maturità per orientarsi verso il futuro: accettare sé stessi ed iniziare il proprio viaggio verso la maturità è il primo passo per abbandonare il mondo incantato dell’isola che non c’è.

 

 

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Ernestina Fiore