Essere un genitore perfetto? Impossibile! Il genitore sufficientemente buono ė imperfetto, ma sano ed affettivamente presente. Essere genitori oggi sembra più difficile di quanto non apparisse un tempo: c’è l’impressione che ci si trovi in difficoltà a trasmettere valori e regole ai propri figli.
Essere un genitore sufficientemente buono, ė già un gran traguardo, essere un genitore perfetto...ė impossibile. Si può essere genitori sufficientemente buoni riuscendo a dosare amore, buon senso e logica. Quello che oggi si osserva è che i genitori tendono, sempre più, ad avere nei confronti dei figli comportamenti di tipo ansioso, basati sul coprire il figlio di attenzioni e di affetto.
L’iperprotezione verso i figli è la tendenza dominante di molte famiglie di oggi, tendenza completamente opposta rispetto a quella di alcuni decenni fa: oggi il vero problema non è più la deprivazione affettiva quanto la ‘troppa protezione’; una protezione che, a differenza di quello che potremmo pensare, non aiuta i figli a diventare autonomi e indipendenti, ma al contrario, li fa crescere insicuri e impauriti, con la conseguenza di predisporli ad essere più soggetti a disturbi psicologici di tipo ansioso, ossessivo, fobico, depressivo o legati ai comportamenti alimentari.
Quali modelli si possono incontrare nelle famiglie?
Modello Iperprotettivo, dove i genitori si sostituisco costantemente ai figli perché considerati troppo fragili.
Modello permissivo, dove genitori e figli sono amici, in totale assenza di autorità.
Modello Sacrificante, dove i genitori si sacrificano costantemente per dare il massimo ai figli e viceversa.
Modello Intermittente, dove i genitori tendono ad oscillare costantemente da un modello educativo ad un altro, per cui la percezione che il figlio ha di sé è quella di essere comunque sbagliato.
Modello Delegante, dove i genitori delegano ad altri, per cui i figli sentono di non poter contare sui propri genitori.
Modello Autoritario, dove i genitori esercitano il potere in modo deciso e rigido nei confronti del figlio.
Qual' è il modello sano di famiglia che permette ai figli di crescere maturi, responsabili, in grado di emanciparsi dai propri genitori in modo autonomo e sicuro? La famiglia che permette questo è la famiglia autorevole, nella quale le gerarchie sono mantenute e nella quale i genitori sono rispettati, vissuti come modello e punto di riferimento. Essere autorevoli con i propri figli significa assumere nei loro confronti posizioni di ‘superiorità’, facendo rispettare le regole e ristabilendo il senso del limite nei momenti in cui il figlio sembra averlo perso, anche punendo. Essere autorevoli significa anche mettersi sullo stesso piano dei figli, come avviene quando si dialoga con loro, sforzandosi di comprendere il loro punto di vista, o quando si gioca con loro.
Cosa vuol dire essere genitori autorevoli, non autoritari?
Essere coerenti, mantenendo ciò che si ė deciso di fare: se ė no, ė no, anche se il figlio si ribella e mette alla prova i genitori. Valorizzare il merito: Ė imporatnte che i figli sappiano che ciò che hanno non è tutto dovuto, ma che è attraverso la fatica e la frustrazione che lo ottengono. Solo se i figli potranno mettere alla prova le proprie risorse e capacità potranno infatti maturare e crescere forti e sicuri di sé. Responsabilizzare, insegnando che ad azione corrisponde conseguenza, positiva o negativa, e che crescendo il figlio deve assumersi la responsabilità dei suoi comportamenti, essendo al tempo libero di poterlo fare.
Con i vostri figli ė importante favorire le risate, essere compagni di giochi giochi, coccolando al momento giusto e punendo quando sarà indispensabile. Per far sì che i bambini crescano con una buona educazione, ė importante favorire e incoraggiare l'autostima, il senso di responsabilità e il buonumore.
"Fate in modo che vostro figlio superi una piccola difficoltà al giorno… in base chiaramente all’età che ha: solo in questo modo lo preparerete per essere davvero una persona che un domani avrà stima di sé e che vivrà serenamente" – Paul Watzlawick