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Sanità | 13 settembre 2016, 21:30

Livelli Essenziali di Assistenza, le ultime novità dalla Regione

Il piano prevede un aggiornamento delle malattie rare e introduce le prestazioni di procreazione medicalmente assistita a carico del servizio sanitario

L’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta

L’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta

L’assessore alla Sanità Antonio Saitta ha svolto, durante la seduta di Consiglio di martedì 13 settembre, una comunicazione sull’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza.

Attualmente, ha spiegato l’assessore, la legge di stabilità ha previsto risorse per 800 milioni di euro, dopo un lungo lavoro tecnico ed economico che ha coinvolto le Regioni, il Ministero della Salute e il Ministero delle Finanze. I tempi per l’applicazione effettiva sono tra gli uno e due mesi, la conferenza Stato-Regioni ha già dato parere favorevole e si aspetta un decreto del Presidente del Consiglio, dopo un parere delle due Camere.

Il piano prevede la verifica dell’uniformità dei Lea in tutte le regioni, e contiene un aggiornamento delle malattie rare che saranno a carico del sistema nazionale, rivede il nomenclatore delle cure specialistiche ambulatoriali introducendo nuove procedure fino a oggi sperimentali.

I nuovi Lea introducono le prestazioni di procreazione medicalmente assistita a carico del servizio sanitario, rivedono le prestazioni di genetica e la consulenza genetica. Vengono inoltre aggiunte 110 malattie rare che non erano oggetto di trattazione e sono oggi in regime di esenzione. Durante il dibattito sono intervenuti alcuni consiglieri in rappresentanza delle forze di opposizione.

“Non sappiamo se 800 milioni siano sufficienti o meno - ha spiegato il capogruppo di Forza Italia, Gilberto Pichetto - ci auguriamo che il monitoraggio previsto non diventi un’operazione di facciata, bisogna essere chiari fin da subito e non generare aspettative che non verranno rispettate”.

Per la capogruppo Lega Nord, Gianna Gancia “dobbiamo considerare questa discussione anche in ottica referendaria, in base all’esito della consultazione queste discussioni potrebbero essere sterili. Siamo inoltre preoccupati per le liste d’attesa sull’epatite C. Non dimentichiamo l’aspetto dei costi standard, tema che ha una valenza grande e vede molte disparità”.

Per i consiglieri del Movimento 5 Stelle Davide Bono e Stefania Batzella “abbiamo votato un odg che impegnava l’assessore a portare al tavolo nazionale il tema degli assegni di cura erogati ai parenti dei malati, provvedimento che genererebbe un risparmio notevole rispetto al ricovero in reparto o in Rsa. Dobbiamo approfondire tutti gli aspetti, forse si poteva fare meglio, se non ci saranno risorse sufficienti i nuovi Lea rappresenteranno un po’ un incompiuto, solo la metà se ne andrebbe per le cure dei virus come epatite C. Valuteremo inoltre tutte le malattie rare e croniche che sono state inserite”.

c.s.

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