Attualità - 02 febbraio 2017, 17:35

Necessari approfondimenti: la Conferenza Stato-Regioni rimanda la discussione del "Piano Lupo"

Il testo, dopo la mobilitazione delle associazioni animaliste e di alcune regioni (tra cui il Piemonte) torna in sede tecniche, e sarà presto nuovamente analizzato

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Avrebbe dovuto pronunciarsi oggi (2 febbraio) la Conferenza Stato-Regioni, in merito al discussissimo "Piano Lupo", la serie di misure messe in campo per ridurre l'impatto della specie sulle comunità vicine ai loro territori, tra cui ricordiamo quella dell'abbattimento selettivo del 5% degli esemplari.

Il condizionale, però, è d'obbligo: la Conferenza ha infatti deciso, all'unanimità, di rinviare la discussione del "Piano" a data da destinarsi, adducendo come necessari nuovi approfondimenti in merito. Il documento torna quindi in sede tecnica.

La decisione segue la presa di posizione di ieri (1° febbraio) da parte di alcune regioni italiane, tra cui proprio il Piemonte in cui il lupo è animale protetto ormai da generazioni, e l'incontro avvenuto nella mattinata di oggi tra rappresentanti dell'ENPA, della LAV e il presidente della Conferenza Stato-Regioni Stefano Bonaccini, così come le iniziative messe in campo da diversi gruppi animalisti, tra cui si contano l'hashtag rilasciato dal WWF "#Sololupo" e il corteo dal palazzo del Municipio di Cuneo fino a Piazza Galimberti tenutosi nella serata di ieri.

Soddisfazione da parte di Alberto Valmaggia, assessore regionale all'Ambiente: "Ieri ci siamo uniti alla richiesta di approfondimento di tante altre regioni d'Italia, che fortunatamente è stata accolta dalla Conferenza; presente l'assessore Saitta, siamo stati subito informati della decisione: attendiamo a questo punto l'iter per l'effettuazione degli approfondimenti."

A esprimersi in merito alla decisione della Conferenza, anche la L.I.D.A. di Carrù, che continua a "ribadire la necessità di un chiaro NO alla proposta di abbattimento selettivo". "Non ci risulta un esubero di capi talmente alto da rendere necessario l'abbattimento, e nonostante tutto la prospettiva non è stata annullata del tutto. E' bene sottolineare, inoltre, che all'inizio la stesura del "Piano Lupo" ha coinvolto anche enti e gruppi animalisti, ma una volta giunto il momento di prendere le decisioni effettive non lo si è più fatto: vogliamo quindi un tavolo di trattativa."

simone giraudi