Saviglianese - 06 febbraio 2017, 17:40

Sul nuovo capitolo del casello Carmagnola sud-Roero interviene Marco Osella

Riceviamo e pubblichiamo

Egregio direttore,

ricevo dal consigliere comunale di Sommariva Bosco Marco Pedussia e volentieri condivido che “Per usare termini cordiali, siamo dispiaciuti e mortificati dall'atteggiamento del comune di Carmagnola che è emerso il 31 gennaio scorso da una interrogazione in consiglio regionale sull'argomento del casello autostradale in zona due provincie, comune che avrebbe comunicato alla Verdemare Torino-Savona di voler rinunciare al casello in cambio di una bretella dall'attuale incrocio delle due provincie all'attuale ingresso dell'autostrada”.

Tale richiesta è avvenuta ad insaputa dei comuni circostanti, è unilaterale e poco rispettosa nei confronti di tutti gli amministratori locali che negli ultimi 16 anni hanno lavorato e lottato per il casello, irrispettosa per Sommariva Bosco che chiese nel 2004 di farlo nel proprio territorio ma Carmagnola assolutamente lo voleva al proprio confine.

Inoltre dimostra poca lungimiranza  pratica  perché, dopo  l'incontro tra l'assessore regionale Francesco  Balocco e il vicesindaco di Sommariva Bosco Cristina Giorgio, la costruzione del casello era stata reinserita nel programma quadriennale 2016-2020, pertanto già di veloce esecuzione , mentre per iniziare l'iter di procedura di costruzione di tale nuova bretella est di Carmagnola vorrebbe dire, tra espropri, progetti, conferenze dei servizi, valutazioni varie, burocrazia e quant'altro chissà quali tempi di realizzazione e quali costi.

Ora grazie anche all'attivismo di alcuni amministratori della zona si procederà in questo modo: su iniziativa del vice Sindaco di Sommariva Bosco, abbiamo chiesto un incontro probabilmente a Sommariva Bosco con l'assessore regionale Balocco a breve e chiederemo anche un incontro con il presidente della Torino-Savona Giovanni Quaglia che è sempre stato molto disponibile e competente alle nostre richieste... ovviamente senza il Comune di Carmagnola.

Poi sarà nostra intenzione, se non otterremo risposte significative, adottare ulteriori provvedimenti per far sentire la nostra "voce" e quella del territorio che si aspetta il casello autostradale per evitare l’ennesima opera incompiuta che finisce in aperta campagna di cui è l’esempio principale l’Asti-Cuneo.

Sommariva Bosco e Caramagna Piemonte sono disponibili ad "ospitare" nel proprio territorio il casello, zona che lambirebbe anche il territorio di Racconigi e Cavallermaggiore, che servirebbe a tutto il Roero e la parte nord della provincia Granda.

Gli amministratori locali, anche se di comuni di piccole dimensioni, vanno coinvolti e ascoltati, se non altro per una sorta di garbo istituzionale in un’ottica di ampio respiro e non personalistica e limitata.

In attesa di ulteriori sviluppi, sollecitando l’interessamento dei consiglieri provinciali, regionali della zona, e dei parlamentari del territorio si attende l’incontro per chiarire le varie posizioni.

Marco Osella - Vicesindaco di Caramagna Piemonte