Giuseppe Lauria, consigliere comunale d’opposizione a Cuneo, ha presentato al presidente dell’assemblea cittadina una nuova interrogazione rivolta al sindaco, Federico Borgna.
Oggetto dell’interpellanza, una richiesta di chiarimenti in merito alla vendita all’asta di otto appartamenti di proprietà comunale.
“La stampa locale – spiega Lauria – ha riportato la notizia della vendita, di otto appartamenti di proprietà comunale. Nell’ultimo periodo sembra che la cosa più redditizia sia ‘ospitare’ migranti, tant’è che mi risulterebbe esservi una vera e propria corsa all’acquisto di immobili, spesso disabitati, utili ad ‘albergare’, chissà se garantendo gli standard richiesti alla generalità delle persone e verificati da chi ed in che modo, proprio questi ultimi.
Non va quindi dimenticato quanto sia ormai noto ai più, ovvero la straordinaria redditività di questa nuova attività.
In più, prendo atto di come la richiesta, soprattutto quando vendiamo, non risulterebbe così ‘importante’: pensando alla compravendita di edifici scolastici stride quanto poco valga ciò che vendiamo a Spinetta rispetto a quanto ‘tanto’ abbiamo speso a Passatore”.
Fatte le premesse, Lauria intende sapere dal sindaco Borgna “Se vi siano clausole che impediscano quanto sopra immaginato e, qualora così non fosse, come si pensa di mettervi rimedio. A tal proposito vista la non urgenza, qualora questa eventualità non fosse stata contemplata si suggerisce il rinvio a data successiva per apportare le dovute correzioni”.
E ancora, “per quale motivo il nostro Comune rimane tra quelli inseriti nell’elenco della Prefettura rettificato in data 31.07.2017? Considerate le ultime dichiarazioni del vicesindaco Patrizia Manassero non si ritiene, prima di aderire o partecipare, verificare la effettiva portata del problema sulla città?
Del resto, visti i numeri (sbagliati) fatti dal vicesindaco nel corso dell’ultimo Consiglio comunale appare del tutto evidente che o questi vengono dati volutamente ‘sbagliati’ per non allarmare la cittadinanza o, evidentemente, l’attenzione al problema è talmente ‘alta’ (si fa per dire) che i numeri esatti non li conoscete neppure”.
“Mi parrebbe ‘sconveniente’ – conclude Lauria - se non addirittura amorale che l’Ente Comune favorisse con queste dismissioni chi ha fatto ‘dell’accoglienza’ il proprio business”.
Se ne discuterà nel prossimo Consiglio comunale.