Venerdì 11 agosto alle ore 21 presso la Sala consiliare del Comune di Roccavione saranno presentati i primi dati relativi all'attività di ricognizione archeologica a Bèc Bërchasa coordinata dall'archeologa Deneb Cesana.
L'attività di ricognizione, pensata come uno spazio didattico-scientifico multidisciplinare che ha coinvolto alcuni studenti dell'Università degli Studi di Torino e dell'Università degli Studi di Trento, si inscrive nell'ambito del progetto "Alle origini della civiltà alpina: Bèc Bërchasa, recupero e valorizzazione di un insediamento protostorico" ed è stata promossa dal comune di Roccavione, patrocinata dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti, Cuneo, con il sostegno della Compagnia di San Paolo nell’ambito dell’edizione 2017 del bando Luoghi della Cultura, con il contributo della Fondazione CRC nell’ambito del bando Patrimonio Culturale e il contributo e la partecipazione attiva di Buzzi Unicem.
Partendo dalla ricerca d'archivio sui rinvenimenti di Ferrante Rittatore Vonwiller presso Bèc Bërchasa negli anni '40 del secolo scorso, la ricognizione costituisce la prima fase esplorativa sul campo con metodologie innovative.
Nel corso della serata sarà presentato l'esito delle due settimane di ricognizione che ha interessato il territorio di Roccavione con l'obiettivo di raccogliere dati e materiali di superficie e di osservare le tracce di vita di un ampio arco cronologico che va dal periodo protostorico fino ai tempi a noi più recenti.
Gli esperti presenteranno in diretta i reperti ceramici ritrovati e il lavoro di mappatura e documentazione con sistemi informatizzati delle tracce archeologiche.
Interverranno le archeologhe Stefania Padovan e Barbara Panero, i geologi Matteo Crozi e Ilenia Bresciani della Ecates s.r.l. (Università di Pavia) e gli studenti universitari partecipanti a questa esperienza e coinvolti nel progetto.