Continua a tener banco, seppur non più come qualche giorno fa, la vicenda dell’arrivo dei 16 richiedenti asilo in località Montoso di Bagnolo Piemonte.
I 16 ragazzi, come abbiamo già scritto, sono giunti sulle alture della Valle Infernotto su disposizione della Prefettura, che li ha dovuti trasferire da un’altra struttura del Cuneese, e grazie alla manifestata disponibilità dell’attuale proprietà dell’ex albergo “Chamois d’Or”, in mano a cittadini di nazionalità cinese.
L’arrivo dei profughi a Montoso aveva scatenato una miriade di polemiche, che avevano coinvolto anche l’Amministrazione comunale del sindaco Fabio Bruno Franco. Il primo cittadino ci aveva tenuto a ricordare che il Comune non aveva (e non ha tutt’ora) voce in capitolo sulla gestione dell’accoglienza dei richiedenti asilo.
Sabato, i ragazzi sono scesi in strada, “armati” di sacchi neri e guanti, ed hanno iniziato a ripulire la piazza e le strade di Montoso.
“Venerdì, giorno successivo all’arrivo dei profughi a Montoso – ci ha spiegato il sindaco Bruno Franco - li abbiamo incontrati chiedendo loro se erano disponibili a fare dei lavori per la collettività come volontari”.
L’appello degli Amministratori è stato accolto da tutti i richiedenti asilo, che sono dichiarati tutti disponibili e due giorni fa hanno iniziato a ripulire alcune zone dell’abitato montosino.
“La Polizia municipale – continua il primo cittadino - ha effettuato il primo controllo, non rilevando criticità. Non ci fermeremo qui, dal momento che è nostra intenzione stipulare una convenzione con la Prefettura per poter far svolgere ai ragazzi lavori di pubblica utilità.
Penso comunque che la foto che è comparsa sui social, e che ritrae i ragazzi al lavoro, valga più di 1000 dichiarazioni”.
“Al momento – si legge in un commento Facebook - non hanno fatto nulla di male e tantomeno si comportano male”
“Se i turisti avessero frequentato di più la località – ci è stato detto a Montoso - e usufruito di più delle attività, a quest’ora l’albergo ed il ristorante ‘Chamois d’Or’ sarebbero aperti. Non basta salire a Montoso un mese all’anno e poi dimenticarsi del paese”.
“Vedere i ragazzi che puliscono laddove molti turisti ineducati buttano le cartacce – è l’ultima testimonianza che abbiamo raccolto – fa ben sperare, speriamo sia un buon inizio”.