Ieri si è svolta la Giornata nazionale della psicologia, campagna promossa dal Consiglio nazionale Ordine degli psicologi che, in concomitanza con la Giornata nazionale della salute mentale, ha posto l'attenzione e i riflettori sul disagio sociale in relazione alle 'periferie', dimenticate o trascurate. Le periferie alle quali si ė fatto riferimento non sono "soltanto geografiche e di quanti si trovano fisicamente lontani dal cuore pulsante della comunità, ma soprattutto 'periferie esistenziali', i 'luoghi lontani dell'animo', di chi si sente emarginato dalla società, di chi è lacerato da tensioni e conflitti, di chi non riesce a far fronte alla complessità esistenziale, riscontrabile anche nel disagio di molti giovani ed adolescenti".
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la salute mentale è parte integrante della salute e del benessere e non semplice assenza di malattia o di infermità. La salute mentale, come altri aspetti della salute, può essere influenzata da tutta una serie di fattori socio-economici, sui quali è necessario agire attraverso strategie globali di promozione, prevenzione e trattamento, prestando particolare attenzione e riguardo alle così dette periferie.
Con convegni, studi aperti e dibattiti, la psicologia ieri (e come si dovrebbe fare tutto l'anno) ha informato la cittadinanza sull' opportunità e l' obiettivo di mettere al centro la persona, come unica e irripetibile ed ineguagliabile unità, con la possibilità di promuovere le risorse e le relazioni di reciprocità, volte al miglioramento esistenziale ed a nuove e più soddisfacenti progettualità di vita.
Obiettivo di questa iniziativa è stato quello di favorire il confronto e la sensibilizzazione sulle tematiche di cui si occupa la professione psicologica, attraverso una corretta informazione sui temi sensibili quali la promozione della persona, delle relazioni umane, della convivenza, la lotta alle diverse forme di disagio e fragilità, il benessere dei singoli e delle organizzazioni. Ė infatti importante sensibilizzare la comunità nei confronti delle fragilità e disabilità, promuovere la consapevolezza della necessità di potenziare interventi appropriati ed efficaci di supporto a favore appunto delle 'periferie esistenziali' e creare canali di comunicazione.
Molte iniziative, partendo da Facebook con la scritta sulla foto del profilo "NON siamo tutti un po' psicologi", si sono concentrare a disfare l'immagine negativa e stereotipata dello psicologo, creatasi nel tempo, dello "strizza cervelli" e del fatto che tutti possono essere "un po' psicologi". Come detto dal presidente del Cnop Lazzari "lo psicologo ė uno scienziato del comportamento che lavora sul benessere e sulla qualità della vita".
Aderendo alla giornata Nazionale della Psicologia e all' iniziativa studi aperti, per tutto il mese di ottobre è possibile usufruire di un primo colloquio gratuito presso i miei studi di Cuneo e Fossano.
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