Saluzzese - 13 dicembre 2017, 08:31

Mattarella conferisce la Medaglia d’oro al Merito Civile a Bagnolo Piemonte, “Splendido esempio di straordinarie virtù civiche”

L’onorificenza consegnata ieri (martedì) dal Prefetto Giovanni Russo, nelle mani del sindaco Fabio Bruno Franco

Fabio Bruno Franco riceve l'onorificenza dal Prefetto Russo

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con un apposito decreto, ha conferito al Comune di Bagnolo Piemonte la Medaglia d’oro al Merito Civile. La cerimonia di consegna è avvenuta ieri (martedì) presso la Prefettura di Cuneo.

Il Prefetto, Giovanni Russo, ha consegnato nelle mani del sindaco del paese Fabio Bruno Franco la medaglia, giunta a sua volta dal Ministro dell’Interno.

L’iter per il riconoscimento dell’onorificenza era partito a novembre del 2011, con l’allora primo cittadino Flavio Manavella. In quella data la Giunta comunale aveva inoltrato al Prefetto l’istanza per ottenere una “Ricompensa al Merito Civile”.

Si trattò di una decisione volta a mantenere viva “nei giovani la memoria delle sofferenze patite dai partigiani e dalla popolazione bagnolese a causa dei tragici eventi bellici” della Seconda Guerra Mondiale.

L’onorificenza – spiega il sindaco Bruno Franco – onora i Caduti per la libertà di Montoso, siano avieri, civili o partigiani, e gratifica la popolazione montanara bagnolese che non ha mai tradito i partigiani”.

Una popolazione che, nel periodo compreso tra l’8 settembre 1943 ed il 30 aprile 1945, subì gravi rappresaglie e rastrellamenti, sfociati in più azioni di distruzione e danneggiamento di oltre duecento abitazioni di civili. Le barbarie dei nazifascisti colpirono duramente le famiglie bagnolesi, le quali sacrificarono per la Guerra di Liberazione quaranta uomini.

Il popolo bagnolese – aggiunge Bruno Franco – non ha dimenticato i tragici avvenimenti di quasi oltre settant’anni fa e ne conserva un ricordo immutato e sempre vivo”.

Dalla Prefettura giunge invece la motivazione ufficiale del conferimento dell’onorificenza: “Dopo l’armistizio il Comune assunse una rilevante importanza strategica per i partigiani e sul territorio si svolsero scontri cruenti con i nazi-fascisti, che provocarono numerose vittime civili e militari.

La popolazione sostenne il movimento partigiano, fornendo viveri e generi di prima necessità e nei in cui la Resistenza Sociale Italiana installò dei posti di blocco per fermare i rifornimenti gli stessi partigiani, a rischio della loro vita, riuscirono a procurare mezzi di sussistenza alla locale collettività.

Tale situazione ingenerò rappresaglie da parte dell’esercito tedesco, con conseguenti deportazioni. Splendido esempio di straordinarie virtù civiche, orientate verso i più alti ideali di libertà e democrazia”.

Da parte mia – aggiunge ancora il primo cittadino – dell’Amministrazione comunale e dell’intero paese, un ringraziamento particolare a Maria Airaudo, Chiaffredo Maurino e Davide Ribotta che hanno collaborato nella redazione della domanda da presentare alla Prefettura”.

Nicolò Bertola