Saluzzese - 31 dicembre 2017, 17:45

Inaugurata ad Ostana la mostra “Il mondo rurale tra ‘800 e ‘900”

Visitabile tutte le domeniche sino a lunedì 2 aprile 2018, con orario continuato dalle 11 alle 16; da martedì 2 a domenica 7 gennaio aperta tutti i giorni dalle 11 alle 16

"Le cucitrici" di Renato Guttuso

È stata inaugurata ieri,  sabato 30 dicembre, al centro Lou Pourtoun di Ostana, la mostra “Il mondo rurale tra ‘800 e ‘900”.

L’esposizione, curata dalla dottoressa Cinzia Tesio, è una riflessione sul rapporto che gli artisti italiani hanno avuto e hanno con il mondo contadino. In mostra tanti capolavori di autori come Renato Guttuso, Giuseppe Migneco, Pietro Morando, Giuseppe Zigaina, Armando Pizzinato, Leonardo Bistolfi, Giulio Boetto, Giovanni Fattori, Filippo De Pisis e Mario Sironi.

L’evento è organizzato dal Comune di Ostana con la collaborazione dell’Associazione Bouligar e dell’Associazione Culturando Insieme e con il sostegno di Compagnia di San Paolo, ACDA, Fondazione CRT e Fondazione CRC.

Si tratta del secondo allestimento artistico per Lou Pourtoun, dopo quello relativo al “Paesaggio montano” tenutosi in concomitanza con l’inaugurazione del centro stesso, tra fine 2015 e inizio 2016.

Grande la soddisfazione del sindaco di Ostana, Giacomo Lombardo, che ha ricordato come l’intento primario di queste iniziative sia far rivivere il paese attualizzando i valori di un tempo e cercando di farli convivere con un turismo evoluto e alla ricerca di luoghi autentici e dotati di anima: “Per una realtà come Ostana è importante riflettere e far riflettere sul mondo contadino, perché un tempo Ostana era tutta basata sull’attività contadina. Un mondo, quello agricolo di un tempo, che per lunghi anni è stato trascurato e svilito: l’epoca delle fabbriche ci ha fatto dimenticare la terra e la ricchezza umana che vi si poteva trovare. Trovo giusto che Ostana dedichi questa mostra ad una cultura che lentamente si sta riscoprendo, ed è significativo focalizzare l’attenzione su come tanti pittori di spicco del panorama artistico italiano, tanti intellettuali, abbiano preso a soggetto il mondo rurale, comprendendone il significato per la società”.

Il sindaco ha inoltre rimarcato l’importante ruolo dell’Associazione Bouligar, composta da un gruppo di giovani di Ostana, nell’organizzazione dei numerosi eventi e appuntamenti che animano questo borgo alpino, dalla Scuola di Cinema alla Scuola di Politica che riprenderà le sue iniziative sabato 6 gennaio con un incontro con il vicedirettore de Il Fatto Quotidiano Ettore Boffano.

Nel corso dell’inaugurazione il sindaco Lombardo ha infine sottolineato il ruolo incessante dell’amministrazione di Ostana per il recupero e la valorizzazione del territorio, ricordando come nei prossimi mesi verranno realizzati un ecomuseo nelle immediate vicinanze del centro polifunzionale Lou Pourtoun e un Centro di ecologia fluviale; inoltre, continuano i lavori di progettazione per il recupero della borgata Ambornetti e a breve in borgata Serre de Lamboi sarà inaugurata la Scuola di Sostenibilità diretta dal professor Tobias Luthe, che insegna Sostenibilità in due università svizzere.

La curatrice della rassegna, Cinzia Tesio, ha poi introdotto il tema portante della mostra: un soggetto fortemente voluto dal sindaco Lombardo e sviluppato con una attenzione precisa al mono rurale in generale, fatto sia di attività contadina che anche di momenti di svago e di relax. “In mostra sono esposte opere che vanno dagli inizi dell’Ottocento fino a metà Novecento: diverse le tecniche e gli stili ma comune l’attenzione e la partecipazione degli artisti a quel mondo”.

Nel corpus delle opere esposte, una trentina, spicca un nucleo dedicato al tema della frutta, con rappresentazioni che attraversano cento anni di storia dell’arte italiana.

L’inaugurazione si è conclusa con un breve tour della curatrice che ha spiegato la genesi della mostra e le varie tematiche ad essa connesse, focalizzando l’interesse dei partecipanti sulle principali opere esposte, tra le quali emergono per dimensioni e importanza “Erbe e frutta” di Giacomo Favretto, del 1880, e “La fascinaia a Castiglioncello” di Giovanni Fattori del 1903-07, poste non a caso al centro del percorso espositivo.

La mostra è visitabile tutte le domeniche sino a lunedì 2 aprile 2018, con orario continuato dalle 11 alle 16; da martedì 2 a domenica 7 gennaio aperta tutti i giorni dalle 11 alle16.

Ingresso libero. Info: tel. 389.2048214.

r.t.