Dalle ceneri di Ambornetti, borgo ormai abbandonato del Comune di Ostana, potrebbe nascere un nuovissimo resort, completamente immerso nel contesto montano e naturale che lo circonda.
È l’ennesimo progetto che coinvolge il comune dell’Alta Valle Po, da più di otto anni sotto la guida del sindaco Giacomo Lombardo, uno dei borghi più belli d’Italia, da tempo al centro delle cronache nazionali ed internazionali per un’operazione ad ampio raggio di rilancio del paese, che negli ultimi tempi ha portato anche ad un aumento di residenti.
La notizia si apprende dal web: Carlo Ferraro, saluzzese di origine, ha acquistato dal Comune una dozzina di baite ormai diroccate, per le quali l’Amministrazione comunale aveva indetto un’asta pubblica.
Un “colpo di fulmine”, si potrebbe definire, per l’imprenditore, “innamoratosi” della borgata a monte del capoluogo ostanese.
Completato il lavoro certosino di acquisizione di immobili e terreni privati, in aggiunta a quelli acquistati dal Comune, Ferraro – socio della Iris di Orbassano – ha dato il via ad un percorso di progettazione, aprendo ad una collaborazione con l’Istituto di Architettura montana del Politcenico di Torino diretto da Antonio De Rossi, nello specifico con il dipartimento di “Architettura e Design”.
Il dipartimento non è nuovo a collaborazioni ad Ostana, dove si era già occupato ad esempio del centro polifunzionale e della riqualificazione della zona d’entrata alla borgata Capoluogo.
L’obiettivo, dunque, è quello di far nascere un vero e proprio polo turistico da 3400 metri quadrati.
All’interno del futuro borgo vi sarà di tutto: dal ristorante all’albergo, senza tralasciare un centro benessere. Un’operazione per la quale serviranno ancora alcuni passaggi di natura tecnico-amministrativa ed il cui investimento raggiunge quota 10milioni di euro: cifra che richiede l’intervento di una cordata d’investitori.
Ambornetti potrebbe dunque diventare un punto di riferimento per una miriade di attività turistiche collaterali, basti pensare al turismo outdoor che sempre di più coinvolge le vallate del Cuneese. Il tutto, senza tralasciare mai l’aspetto ambientale-paesaggistico, che prevede l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e l’uso di materiale locale nei lavori di riqualificazione.
Un progetto fortemente ambizioso che probabilmente richiederà ancora qualche anno di lavoro prima di prendere il via, ma che potrebbe far decollare con sé non solo Ostana, ma tutta la Valle Po.
Il tutto sotto lo “sguardo attento” di Sua Maestà, il Re di Pietra.