Società pubblica con affidamento in house. L'Assemblea generale degli enti costituenti l'Ambito Territoriale Ottimale n.4 del Cuneese si è così espressa sul modello di gestione del servizio idrico in Granda per i prossimi 30 anni.
188 sindaci presenti su 250. Hanno votato in 180: 119 favorevoli, 59 contrari e 2 astenuti (180 votanti). Il 76,698% per il sì, in base alle quote.
L'assemblea generale si è riunita mercoledì 28 marzo nel Centro incontri della Provincia, dopo la sospensione della seduta dell'8 marzo. Le operazioni di voto sono durate fino alle 19.
La presidente Bruna Sibille ha letto in apertura un documento di proposta orientato proprio sulla gestione pubblica con affidamento in house “derivante, preferibilmente, dal consolidamento dei soggetti pubblici presenti nell'ATO4 Cuneese con l'estensione progressiva della partecipazione (diretta o indiretta) a tutte le amministrazioni comunali dell'ATO4”. E rilevando inoltre “come sia possibile salvaguardare gli attuali livelli occupazionali esclusivamente attraverso un affidamento in house che integri e valorizzi le esperienze lavorative maturate anche attraverso la conoscenza delle peculiarità territoriali e che, come valori portanti della futura gestione, si debbano porre la solidarietà territorale e la prossimità del servizio”.
Il presidente della Provincia Federico Borgna: “Sono 12 anni che ci confrontiamo in Provincia sul servizio idrico. Lo facciamo dal 2006, ovvero da quando si è deciso di dare 10 anni di proroga alle gestioni esistenti. Con la delibera di questa sera la partita inizia e diamo mandato alla conferenza d'ambito. Da questa sera parte un percorso di costruzione del gestore unico provinciale che la legge che ci impone di creare. Ci tengo a ribadire che la società in house non sarà un poltronificio”.
La decisione dell'Assemblea Generale arriva dopo l'approvazione, nella seduta dell'8 marzo, di revisione e aggiornamento del Piano d'Ambito Ottimale n.4 con valenza 2018/2047.